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Economia

Analisi delle importazioni Malta-Italia 2022: crescita economica, dipendenza energetica e legame strategico

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L’analisi delle importazioni tra Malta e Italia per l’anno 2022 rivela interessanti tendenze che riflettono l’intensificarsi dei rapporti commerciali tra i due paesi.
I dati statistici evidenziano una crescita significativa delle importazioni di beni a Malta dall’Italia, fornendo così spunti per un’analisi più dettagliata delle dinamiche economiche tra le due nazioni.

Partendo da un’analisi globale delle importazioni sul territorio maltese, durante il 2022, esse hanno raggiunto un valore complessivo di 9.254 milioni di euro, segnando un notevole incremento del 38,7% rispetto all’anno precedente.

Nell’analisi delle diverse categorie di beni importati, emerge un dato di particolare rilevanza: più di un terzo è rappresentato da macchinari e mezzi di trasporto, con un valore stimato di 3.491 milioni di euro. Questo dato mette in luce la dipendenza di Malta dalle importazioni estere per soddisfare le proprie esigenze industriali. Inoltre, le elevate importazioni di combustibili fossili e lubrificanti, che ammontano a 2.503 milioni di euro, situano il paese in una posizione di dipendenza energetica , condizione che si riflette anche sulla bilancia commerciale del paese.

Focalizzandoci più specificamente sulle relazioni commerciali tra Malta e Italia, l’importazione di beni dal Belpaese nel corso dell’anno ha raggiunto un valore di 1.802 milioni di euro, rappresentando circa il 20% delle importazioni totali di Malta. Questo dato conferma la crescente importanza del legame tra i due paesi e il significativo ruolo economico svolto da Malta nella regione del Mediterraneo. Analizzando le categorie di beni più scambiati, emerge che i combustibili fossili e i lubrificanti occupano il primo posto, con un valore superiore ai 560 milioni di euro, seguiti dai macchinari e mezzi di trasporto che raggiungono un valore di 520 milioni di euro. In generale, l’Italia si conferma leader in diversi settori delle importazioni maltesi, come quello alimentare, gli oli vegetali e i grassi animali, le materie prime e i semilavorati .

L’incremento delle importazioni a Malta dall’Italia e la dipendenza del primo paese da macchinari e combustibili fossili sottolineano l’importanza di un dialogo continuo tra le due nazioni per promuovere la diversificazione delle fonti energetiche, l’adozione di tecnologie sostenibili e la collaborazione volta a ridurre l’impatto ambientale .

La solidità delle relazioni commerciali tra i due paesi apre inoltre nuove opportunità di collaborazione e investimento, consentendo lo sviluppo di partnership strategiche e lo scambio di conoscenze e competenze in settori chiave dell’economia. L’analisi dettagliata di questi dati rappresenta quindi un punto di partenza fondamentale per il consolidamento delle relazioni economiche tra i due paesi e per promuovere un futuro di prosperità condivisa.

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Tenendo conto dei principali trend di mercato, a seguito della guerra in Ucraina, si è assistito ad un aumento dei costi, dovuto principalmente al rincaro dei beni primari, che ha impattato i commerci maltesi nella loro totalità. Nonostante ciò, l’Italia, come evidenziato in precedenza, si attesta ancora una volta come primo partner commerciale dell’isola.

Gli altri principali paesi europei mostrano anch’essi un trend costante di crescita con la Francia, Spagna e Germania che registrano un incremento delle esportazioni rispettivamente pari al 31%, 25,9% e 20,1%, rispetto all’anno precedente. Il Regno Unito invece ha perso il 24,3% rispetto allo stesso periodo del 2021 , anno che aveva già segnato un calo imputabile alla Brexit.

In conclusione, a dispetto del rallentamento temporaneo causato dalle restrizioni imposte per arginare la diffusione del Covid-19, si osserva un trend di crescita globale nei commerci da e verso Malta, indicando una ripresa significativa nell’anno 2022.