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Chiropratico scagionato dall’aver causato un’invalidità permanente al paziente

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Un chiropratico è stato scagionato dall’accusa di aver causato un’invalidità permanente a un paziente che si era rivolto a lui per un trattamento quasi 30 anni fa, dopo che una corte d’appello ha riscontrato la mancanza di un legame tra la lesione e il trattamento ricevuto.

La corte d’appello ha stabilito che le prove non dimostravano che l’invalidità subita dal paziente fosse una conseguenza diretta del trattamento chiropratico. Ha quindi revocato una precedente ordinanza del tribunale che assegnava al paziente un risarcimento di oltre 75.000 euro.

Presieduta dal Presidente della Corte Suprema Mark Chetcuti e dai giudici Giannino Caruana Demajo e Anthony Ellul, la Corte si è pronunciata su una causa intentata da Simon Grech contro il chiropratico Dominic Humphreys a seguito di un infortunio al collo subito durante una partita di squash nel febbraio 1994.

Grech ha dichiarato alla corte di aver frequentato una clinica chiropratica gestita da Humphreys per farsi curare dopo l’infortunio al collo. Grech ha sostenuto che Humphreys aveva manipolato il suo collo senza fare radiografie e senza consultare le sue note mediche.

Di conseguenza, Grech ha dichiarato di aver subito un’invalidità permanente del 25% e di essersi dovuto sottoporre a un intervento chirurgico alla colonna vertebrale all’estero.

Il paziente ha dovuto subire due interventi chirurgici

Nel 2017, la prima sezione del Tribunale civile ha dichiarato che Humphreys aveva dimostrato una mancanza di prudenza quando aveva mobilizzato il collo di Grech senza consultare le radiografie e il referto radiologico. Grech ha dovuto sottoporsi per due volte a un intervento chirurgico alla colonna vertebrale all’estero per correggere i danni causati, ma è stato comunque considerato affetto da un’invalidità permanente.

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Humphreys ha presentato appello contro la sentenza, insistendo sul fatto che nessuno degli esperti medici che avevano testimoniato nel caso aveva stabilito un collegamento diretto tra la disabilità di Grech e il trattamento che gli aveva riservato.

La corte d’appello ha accolto questa argomentazione, notando che non c’era alcuna opinione di esperti che contraddicesse quella del perito nominato dal tribunale.

La corte ha osservato che Grech aveva un certo grado di debilitazione prima di recarsi da Humphreys per il trattamento, con radiografie che mostravano un danno al collo. Ha trascorso una settimana in ospedale e si è dimesso da solo, prima di rivolgersi a Humphreys per le cure.

Il tribunale ha detto di avere due pareri medici da considerare: uno che affermava che non c’erano prove che collegassero la disabilità al trattamento fornito e un altro di un esperto medico nominato da Grech secondo cui il trattamento chiropratico era controindicato nelle circostanze. Tuttavia, questo esperto non ha mai affermato che vi fosse un legame diretto tra le due cose e quindi il tribunale non poteva giungere a tale conclusione di propria iniziativa.