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Tecnologia

I giganti del settore tecnologico contro le truffe online

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Undici giganti del settore tecnologico a livello globale si sono impegnati per affrontare la piaga dei truffatori online , ha dichiarato oggi il governo britannico, bollando la promessa come una prima mondiale.

Amazon, eBay, Facebook, Google, Instagram, LinkedIn, Match Group, Microsoft, Snapchat, TikTok e YouTube hanno sottoscritto la Carta delle FrodiOnline , che secondo i ministri proteggerà meglio gli utenti.

I giganti tecnologici hanno promesso di intraprendere azioni più severe entro sei mesi per bloccare e rimuovere le truffe, come gli annunci falsi e le frodi sentimentali, dalle loro piattaforme.

Le azioni comprendono la verifica dei nuovi inserzionisti , controlli stringenti sui mercati online e la possibilità per gli utenti dei siti di incontri di dimostrare la propria identità reale.

La carta volontaria, sviluppata con le aziende tecnologiche, cercherà anche di evitare che i bambini vedano annunci di prodotti con limiti di età , come l’alcol o il gioco d’azzardo.

Il Ministro degli Interni James Cleverly ha descritto la Carta delle Frodi Online come “un grande passo avanti” per proteggere il pubblico da “criminali sofisticati, adattabili e altamente organizzati”.

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“Un accordo di questo tipo non è mai stato fatto su questa scala prima d’ora e sono eccezionalmente felice di vedere le aziende tecnologiche lavorare con noi per invertire la tendenza contro i truffatori”, ha aggiunto.

Il Governo ha dichiarato che ogni firmatario ha promesso di lavorare a stretto contatto con le forze dell’ordine per contrastare i truffatori, segnalando attività sospette, aiutando a identificare i responsabili e rimuovendo i contenuti.

Le frodi costituiscono circa il 40% di tutti i crimini in Inghilterra e Galles, mentre l’80% di tutte le frodi di pagamento push autorizzate provengono dai social media o da un sito web falso.

Il vice direttore dell’associazione di categoria techUK, Antony Walker, ha affermato che le nuove misure si basano su quelle che le aziende tecnologiche hanno già in vigore, ma che consentiranno “una cooperazione migliore e più coerente tra il settore privato, il governo e le forze dell’ordine”, ha aggiunto.