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Tassa imprese al 25%: la Camera delle PMI sfida il governo

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Il governo è stato messo sotto pressione! La Camera delle PMI ha lanciato un appello deciso affinché venga rispettata una delle promesse elettorali più attese del 2022: abbassare la tassa sulle imprese al 25% per le aziende locali nel prossimo bilancio. Ma cosa sta aspettando il governo?

Questa proposta fa parte di un pacchetto esplosivo di ben 18 raccomandazioni, che la Camera ha messo sul tavolo per rilanciare il business, attrarre investimenti e spingere sull’innovazione. Una mossa che potrebbe dare una svolta all’economia, con ricadute enormi per l’intero paese.

Ridurre la tassa sulle imprese dal 35% al 25%? Secondo la Camera, sarebbe la scintilla per una vera e propria rivoluzione economica! Non solo incoraggerebbe una maggiore compliance fiscale, ma potrebbe innescare un boom di crescita senza precedenti.

Il Partito Laburista aveva promesso questo taglio fiscale durante la sua ultima campagna elettorale  – e non era da meno nemmeno l’opposizione, che aveva lanciato una proposta simile. Ma fino ad oggi? Nulla di fatto.

“Nonostante fosse presente nel manifesto elettorale e avesse ottenuto l’accordo di tutti i partiti, finora non abbiamo visto alcuna attuazione, nonostante i numerosi vantaggi per le aziende locali e l’economia nel suo complesso” , ha dichiarato con toni accesi la Camera.

Il Primo Ministro Robert Abela ha fatto crescere le aspettative parlando di un taglio fiscale di proporzioni “storiche”, mirato alla classe media, ma… nessun dettaglio è ancora emerso. E il tempo scorre.

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La Camera non si ferma qui: ha chiesto anche di ampliare le fasce fiscali per i lavoratori autonomi, che contano circa 35.000 persone a Malta. Al momento, chi guadagna 26.831 euro paga lo stesso contributo di previdenza sociale di chi porta a casa cifre astronomiche, come 100.000 euro! Un’assurdità che necessita urgentemente di essere rivista.

Ma c’è di più. La Camera delle PMI – precedentemente conosciuta come GRTU – ha alzato la voce anche sul fronte dell’Adeguamento del Costo della Vita (COLA), affermando che il meccanismo attuale è ormai obsoleto. Non riflette più adeguatamente l’inflazione né le pressioni finanziarie che i lavoratori e le imprese stanno affrontando .

La proposta? Adattare il COLA in modo da garantire aumenti maggiori per i lavoratori a basso reddito, proteggendo così il loro potere d’acquisto. Ma non è tutto: una delle proposte più innovative è la creazione di un vero e proprio fondo COLA. Le aziende verserebbero una piccola percentuale dei loro ricavi annuali, inclusi i contributi delle società straniere, per bilanciare i costi in modo più equo tra tutte le imprese.

E c’è un vantaggio diretto per le aziende: chi contribuisce al fondo COLA avrebbe diritto a un rimborso, sussidio, sovvenzione o credito d’imposta, pari a una percentuale fissa dei costi sostenuti. Un sistema che promette di far respirare sia i datori di lavoro che i dipendenti!

La Malta Chamber of SMEs, che rappresenta oltre 7.000 membri e ben 12.000 punti vendita, ha quindi tracciato una strada chiara verso il futuro, basata su quattro pilastri fondamentali: incentivare gli investimenti, supportare le imprese virtuose, sostenere i lavoratori autonomi e le microimprese, e anticipare le sfide del mondo del lavoro che verrà.

Foto: Jonathan Borg

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