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malta verso il futuro: addio incentivi fiscali, ora la sfida è l’innovazione

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Malta si trova di fronte a una svolta epocale: l’abbandono del regime fiscale del 5% rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità senza precedenti per proiettarsi come leader globale. Ora più che mai, l’isola deve sfruttare i suoi assi nella manica – fintech, intelligenza artificiale, gaming e gioco d’azzardo – senza dimenticare le nuove frontiere aperte dal banking online, dal settore farmaceutico e dai dispositivi medici. È l’alba di “Malta 5.0”, un’epoca in cui gli incentivi fiscali non bastano più: serve una regolamentazione chiara, innovazione in sandbox e risposte decise alle domande legali più complesse.

Questa nuova Malta è chiamata a rinnovarsi, puntando su chiarezza normativa e innovazione per restare un passo avanti in settori in continua evoluzione, dove i diritti di proprietà intellettuale per le opere create dall’intelligenza artificiale sono solo uno dei tanti temi caldi. Nel fintech, per esempio, l’IA sta rivoluzionando i servizi finanziari, migliorando la gestione dei rischi, automatizzando la conformità e offrendo esperienze su misura. Ma senza quadri normativi aggiornati, l’innovazione rischia di essere frenata.

Come ho già sottolineato, è fondamentale adottare un approccio basato sul rischio, che garantisca la trasparenza dell’IA e il controllo umano, specialmente nei settori ad alto rischio come quello finanziario. “Malta può continuare a essere un protagonista di rilievo nell’IA e nel fintech, adattando i suoi regolamenti entro i limiti consentiti dalla normativa UE, favorendo innovazioni IA-driven e garantendo allo stesso tempo standard etici e di responsabilità” .

Il concetto di “sandboxing” è una delle chiavi per trasformare Malta in un vero e proprio ponte tra i Paesi extra-UE e il contesto normativo europeo in materia di IA, GDPR e cybersicurezza. Attraverso queste “aree protette”, Malta può permettere alle aziende di testare le proprie soluzioni innovative in un contesto controllato e sicuro, aprendo la strada a soluzioni IA che possano entrare nel mercato UE rispettando le normative.

Non solo fintech e IA. L’open banking è destinato a rivoluzionare i servizi finanziari, consentendo ai consumatori di condividere in modo sicuro i loro dati finanziari tra banche e fornitori di terze parti. “Malta ha tutte le carte in regola per posizionarsi come leader in questo campo, favorendo l’uso di sandbox per le aziende fintech, soprattutto extra-UE, che vogliano testare le loro innovazioni in un contesto conforme” .

Inoltre, Malta ha l’opportunità di posizionarsi come un punto di accesso privilegiato per le aziende non-UE, colmando il divario tra queste e i quadri normativi europei, dando loro lo spazio per sperimentare e adattarsi prima di lanciarsi nel mercato europeo. Questo approccio è il ponte che molti innovatori globali stanno cercando per affrontare il sempre più complesso scenario normativo dell’UE.

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E non finisce qui. Anche i settori farmaceutico e dei dispositivi medici rappresentano una miniera di opportunità per Malta, perfettamente in linea con questa visione di crescita. Mentre l’industria farmaceutica abbraccia la diagnostica IA e le biotecnologie, Malta può giocare un ruolo guida nell’innovazione normativa. Offrendo soluzioni RegTech, Malta può semplificare la conformità alle complesse regolamentazioni UE, offrendo quadri sandbox dove le start-up possono testare nuove tecnologie prima di un lancio definitivo sul mercato europeo.

Il gaming e il gioco d’azzardo sono già settori di punta per Malta, ma il futuro riserva ancora di più: l’IA e la blockchain stanno diventando centrali per questo settore, con tutte le nuove sfide che ne derivano, dalla privacy dei dati alla proprietà intellettuale. Malta può restare all’avanguardia offrendo alle aziende di gaming ambienti sandbox per testare le nuove funzionalità, in particolare quelle IA-powered, in un contesto legale flessibile e conforme.

Ma Malta non può più fare affidamento solo sugli incentivi fiscali. La chiarezza normativa, la facilitazione della conformità e l’innovazione tecnologica saranno le nuove frecce al suo arco per attrarre aziende globali. “In settori come il fintech, il farmaceutico e il gaming/gambling, le aziende cercano giurisdizioni che offrano chiarezza legale e una visione normativa lungimirante” . Malta può posizionarsi come il hub normativo per eccellenza, offrendo un approccio semplificato alle complesse normative UE e stabilendo gli standard per la governance di IA, IoT e cybersicurezza.

L’intelligenza artificiale, infine, rappresenta un tema di estrema importanza, trasversale a tutti i settori. Come ho già affermato, uno dei nodi più cruciali che Malta deve affrontare è la proprietà e la protezione delle opere generate dall’IA. “Che si tratti di un algoritmo finanziario, di uno strumento diagnostico medico o di una nuova funzionalità di gioco, i contenuti generati dall’IA sollevano problematiche legali complesse in merito ai diritti di proprietà intellettuale” .

La normativa deve evolversi per garantire che le opere dell’IA, sotto il controllo e l’intervento umano, siano protette chiaramente dalle leggi sulla proprietà intellettuale. Questo è un tema che toccherà in maniera decisiva il fintech, il settore farmaceutico, il gaming e i dispositivi medici, con l’espandersi dell’innovazione IA-driven.

Malta 5.0 è quindi una straordinaria opportunità per diventare leader globale nel fintech, IA, open banking, settore farmaceutico, gaming e dispositivi medici. Abbracciando la chiarezza normativa e creando spazi sandbox per testare e innovare, Malta continuerà a essere una calamita per le imprese globali, fungendo da ponte tra i Paesi extra-UE e il mercato europeo.

Mentre ci lasciamo alle spalle gli incentivi fiscali, la nostra priorità deve essere lo sviluppo di quadri giuridici che proteggano le opere generate dall’IA, semplifichino la conformità e promuovano una cultura dell’innovazione. Così facendo, Malta garantirà il proprio posto in prima linea nell’evoluzione digitale, come hub globale per la tecnologia, la finanza e l’innovazione medica.

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Ian Gauci è managing partner di GTG, uno studio legale orientato alle tecnologie, specializzato in diritto societario e commerciale, con una forte attenzione per il fintech, la cybersecurity, le telecomunicazioni e la legislazione tecnologica.

Questo articolo non è inteso come consulenza legale, e si invita i lettori a verificare le informazioni prima di agire su di esse.

Foto: Shutterstock.com

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