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l’Europa sfida il futuro: basta dipendere dagli Stati Uniti

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Le elezioni presidenziali negli Stati Uniti hanno consegnato un mandato schiacciante a Donald Trump, con una vittoria netta nel voto popolare. Ma non è tutto: il Congresso sarà in mano ai Repubblicani, con senatori e deputati personalmente sostenuti da Trump, mentre la Corte Suprema vede i conservatori dominare con una maggioranza di 6 a 3. Questo terremoto politico è destinato a sconvolgere le politiche americane su tutti i fronti, inclusa l’economia.

Mentre l’Europa guarda con timore agli Stati Uniti, prevedendo scenari apocalittici, c’è chi pensa che sia ora di smettere di fissare l’oceano. Come ha saggiamente detto il Presidente francese Emmanuel Macron, l’Europa deve riprendere il controllo e iniziare a scrivere la propria storia. Durante un discorso a Budapest, ha dichiarato con forza che “abbiamo la forza per farlo” .

L’alternativa? Subire l’aggressività della Russia, le strategie commerciali spietate della Cina e la politica americana del “Make America Great Again” . In passato, l’Europa ha puntato tutto sulla pace e sulla stabilità economica per superare i traumi del XX secolo. Ma ora il mondo è cambiato, e con esso sono cresciute le aspettative delle classi medie e lavoratrici. Queste aspirazioni non possono essere ignorate.

L’Unione Europea non può permettersi di essere una spettatrice: deve prendere il comando.

Per farlo, i Paesi membri devono agire con una voce sola quando si rapportano con potenze come gli Stati Uniti, la Russia o la Cina. Nessuno Stato europeo, neanche il più forte, può reggere il confronto da solo. Ma se l’UE si presenta come un blocco compatto, allora sarà in grado di scrivere una nuova pagina della storia globale.

Il panorama internazionale offre già nuove opportunità. Per giganti come Cina e India, l’Europa è vista come un mercato da conquistare. Ma se gli Stati Uniti procederanno con i dazi annunciati da Trump, Cina e India potrebbero diventare partner strategici per l’UE. E con la crescente influenza cinese in Africa, la situazione geopolitica potrebbe cambiare radicalmente. Anche il Regno Unito, dopo la Brexit, cercherà nuove alleanze, e l’Europa deve cogliere questa chance.

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L’austerità economica, d’altra parte, si è dimostrata un freno. È tempo di rivedere le politiche fiscali. Non significa gonfiare il debito pubblico, ma trovare un equilibrio che consenta una crescita moderata e sostenibile.

Resta da vedere come ogni settore economico reagirà ai cambiamenti negli Stati Uniti e alle strategie di Cina e Russia. Tuttavia, una cosa è chiara: l’Europa deve prendere in mano il proprio destino, come ricorda il poema Invictus di Nelson Mandela: “Io sono il padrone del mio destino, il capitano della mia anima.”

Foto: Shutterstock.com

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