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Investire i fondi dell’UE per le generazioni presenti e future

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Le ultime settimane sono state caratterizzate dal ritorno a scuola e dalla fine dell’estate. Questo periodo segna infatti l’inizio di un nuovo anno scolastico, una nuova avventura sia per i bambini che per i genitori. Più volte abbiamo sentito dire che l’unica e più preziosa risorsa di Malta è il capitale umano e quindi non sorprende che l’investimento nell’istruzione sia stato e rimarrà una priorità fondamentale per gli investimenti negli anni a venire.

I fondi dell’UE hanno anche contribuito a trasformare il settore dell’istruzione formale. Questi fondi hanno arricchito l’esperienza educativa dei nostri figli e ci hanno permesso di piantare i semi della curiosità, dell’innovazione e di alimentare la sete di apprendimento fin dai primi anni di vita.

Il governo è stato in prima linea nell’assicurare un investimento adeguato al nostro sistema educativo; un investimento che sarà raccolto negli anni a venire. Oltre 30 milioni di euro sono stati destinati al miglioramento delle infrastrutture scolastiche con l’obiettivo di creare un ambiente favorevole all’apprendimento.

Una delle nostre iniziative di punta che abbiamo presentato di recente è la scuola elementare di Nadur, sostenuta da NextGenerationEU! Questo progetto è ora operativo, vale a dire che stiamo raccogliendo i risultati del duro lavoro intrapreso negli ultimi due anni dopo il lancio del Piano di resilienza e recupero. Il successo di questa iniziativa è stato riconosciuto anche dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante la sua recente visita alla scuola primaria di Nadur a Gozo.

Questa scuola mostra in modo tangibile i nostri valori europei e il nostro contributo al cambiamento climatico attraverso l’adeguamento di questa scuola primaria. I bambini possono ora vedere nella pratica come stiamo riducendo le emissioni di carbonio delle scuole pubbliche. I bambini capiranno meglio l’importanza di un uso efficiente dell’energia e l’importanza di intraprendere pratiche sostenibili, anche attraverso l’adozione di sistemi di energia rinnovabile.

Ma questo progetto va oltre l’azione per il clima! Questa iniziativa contribuisce a instillare un cambiamento comportamentale nelle nostre generazioni future, fornendo prove tangibili di come possiamo garantire un futuro sostenibile, attraverso azioni quotidiane; azioni che contribuiranno alla neutralità climatica attraverso l’energia pulita e l’economia circolare. I bambini vedranno concretamente il nostro contributo alla neutralità climatica, poiché vedranno in azione le misure all’avanguardia installate all’interno della scuola, come gli impianti per il risparmio idrico e il riciclo dell’acqua piovana, i pannelli solari e i dispositivi di schermatura solare e gli scaldacqua a pompa di calore. Queste misure individuali possono sembrare piccole da sole, ma collettivamente ridurranno la domanda di energia primaria di oltre il 70%.

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Per me questo progetto è davvero fonte di ispirazione, perché stiamo formando 350 ambasciatori della neutralità climatica a Nadur, che trasmetteranno le conoscenze appena acquisite alle loro famiglie e ai loro amici… e chissà, forse li ispireranno a intraprendere una carriera nell’economia circolare.

Consapevoli della necessità di investire nei nostri cittadini, come Governo non ci siamo fermati agli investimenti in mattoni e cemento, ma abbiamo cambiato il futuro dei nostri studenti, in particolare di quelli più vulnerabili. Lo abbiamo fatto attraverso l’erogazione di borse di studio sia a livello locale che internazionale, sostenute da fondi europei, che hanno ridisegnato in meglio il loro futuro e le loro prospettive di vita. Infatti, grazie all’iniziativa Endeavour Scholarships Scheme, oltre 1.100 studenti hanno beneficiato di borse di studio.

Non si può parlare del futuro dell’istruzione senza menzionare il ruolo della digitalizzazione. È in questo contesto che il Governo ha introdotto l’iniziativa “Un tablet per bambino”, con oltre 11 milioni di euro, per introdurre gli strumenti digitali fin dalla più tenera età.

I fondi dell’UE, in particolare attraverso il programma Erasmus, hanno anche permesso ai nostri studenti di studiare all’estero; un’esperienza che cambia la vita e che contribuisce alla crescita personale e professionale. Infatti, l’Erasmus è uno strumento chiave che promuove la mobilità, favorisce la collaborazione e migliora le competenze.

Questi sono solo alcuni esempi di come i fondi europei abbiano un impatto positivo diretto sui nostri figli e contribuiscano a creare prospettive di vita migliori. I fondi dell’UE vengono investiti oggi per il bene di domani.

Chris Bonett, Segretario parlamentare per i Fondi europei

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