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Inflazione in calo: bce e Regno Unito pronti a cambiare rotta

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L’inflazione nel Regno Unito è crollata! Per la prima volta in oltre tre anni, a settembre, è scesa sotto l’obiettivo del 2% fissato dalla Banca d’Inghilterra, segnando un momento storico e inaspettato. E non è tutto: anche la Banca Centrale Europea ha deciso di intervenire, tagliando il tasso d’interesse chiave per la seconda volta consecutiva! Questo drastico cambio di direzione arriva dopo che i dati hanno rivelato non solo un calo dell’inflazione, ma anche un’economia in difficoltà. La BCE ha ridotto il suo tasso principale di un quarto di punto, portandolo al 3,25%, proprio mentre l’inflazione nella zona euro è scesa sotto il fatidico 2%.

L’inflazione armonizzata dell’eurozona è crollata all’1,7% a settembre, un dato che ha scosso i mercati e messo in allarme gli economisti.

Non si vedeva un doppio taglio dei tassi da ben 13 anni, e questo segna un vero e proprio cambio di rotta per la BCE. Ora, invece di concentrarsi solo sulla lotta all’inflazione, l’attenzione si sposta sulla necessità di sostenere una crescita economica che è rimasta terribilmente indietro rispetto agli Stati Uniti negli ultimi due anni. Tuttavia, si iniziano a intravedere segnali di ripresa nell’economia della zona euro. I dati sulla produzione industriale pubblicati martedì hanno rivelato una crescita modesta, ma significativa, per un’economia che ha sfiorato la recessione per più di un anno.

Secondo le stime preliminari di Eurostat, la produzione industriale nella zona euro è aumentata dell’1,8% ad agosto rispetto a luglio.

Nel resto dell’Unione Europea, la produzione industriale ha registrato un aumento dell’1,3%. A luglio, invece, la produzione era diminuita dello 0,5% nella zona euro e dello 0,3% nell’intera UE.

L’economista di ING, Bert Colijn, ha sottolineato che “i miglioramenti nel ciclo delle scorte saranno probabilmente una storia più rilevante per il prossimo anno”. Ha aggiunto inoltre: “Per il settore manifatturiero, non ci aspettiamo una vera ripresa fino al 2025”.

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Nel frattempo, anche nel Regno Unito è arrivato il momento della svolta: l’inflazione è finalmente scesa sotto il target del 2% fissato dalla Banca d’Inghilterra, a settembre, per la prima volta dopo più di tre anni! Questo dato inatteso aumenta notevolmente le probabilità che ci possa essere un taglio dei tassi d’interesse già il mese prossimo.

Secondo l’Office for National Statistics, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è crollato all’1,7% a settembre, rispetto al 2,2% di agosto.

Un calo maggiore di quanto molti economisti avevano previsto, spinto da una forte diminuzione dei prezzi dei voli e del carburante. Anche l’inflazione core, che esclude i prezzi più volatili di cibo ed energia, è scesa, registrando un 3,2% rispetto al 3,6% di agosto. Ma ciò che preoccupa ancora i responsabili delle decisioni sui tassi d’interesse è l’inflazione dei servizi, che è aumentata del 4,9%, il tasso di crescita più basso dal maggio 2022.

“Questo articolo non costituisce consulenza legale e/o finanziaria e viene pubblicato solo a scopo informativo da Bank of Valletta plc, 58, Zachary Street, Valletta. Bank of Valletta è una società pubblica regolata dalla MFSA e autorizzata a svolgere attività bancaria e di servizi di investimento ai sensi del Banking Act (Cap. 371 delle Leggi di Malta) e dell’Investment Services Act (Cap. 370 delle Leggi di Malta)”.

Foto: Justin Tallis / AFP

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