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I livelli di crescita più deboli nell’UE continueranno nel 2024

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La Commissione europea ha rivisto le sue proiezioni di crescita economica per la zona euro, prevedendo una decelerazione allo 0,8% nell’anno in corso e un aumento all’1,3% nel 2024. Questo rappresenta un aggiustamento al ribasso di 0,3 punti percentuali rispetto alle stime fatte a maggio.

L’esecutivo comunitario ha attribuito questo rallentamento a fattori quali la riduzione dei consumi, le condizioni di prestito più rigide imposte dalle banche a causa degli elevati tassi di interesse, la decelerazione economica in Cina e il conseguente calo delle esportazioni, che hanno contribuito collettivamente a un rallentamento dell’attività economica all’interno dell’area dell’euro. Secondo la Commissione, l’indebolimento della crescita nel continente dovrebbe protrarsi fino al prossimo anno, con l’impatto degli elevati tassi di interesse che continueranno a frenare l’attività economica. Tuttavia, per l’anno prossimo è prevista una lieve ripresa della crescita, in quanto l’inflazione continua a diminuire, il mercato del lavoro rimane solido e i redditi reali si riprendono gradualmente.

Gli indicatori delle indagini segnalano attualmente una decelerazione dell’attività economica durante l’estate e nei prossimi mesi. Questo rallentamento è evidente sia nel settore industriale, che rimane debole, sia in quello dei servizi, dove lo slancio sta diminuendo, nonostante la robusta stagione turistica in varie regioni europee.

Lancio di nuove iniziative UE per le PMI

La Commissione europea ha presentato una serie di iniziative volte a rispondere alle esigenze delle PMI europee nel contesto dell’attuale contesto economico. Le piccole imprese costituiscono il 99% delle aziende europee e sono considerate un ruolo cruciale nel guidare la transizione verde e digitale dell’Europa. Tuttavia, hanno dovuto affrontare instabilità e imprevedibilità a causa delle recenti crisi.

In questo contesto, la comunicazione sullo sgravio per le PMI delinea nuove misure volte a offrire un sollievo a breve termine, a rafforzare la competitività a lungo termine delle PMI e a promuovere l’equità nel panorama imprenditoriale del mercato unico.

Il pacchetto comprende proposte di regolamento sui ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali e una direttiva che istituisce un sistema fiscale di sede per le PMI. Queste misure fanno parte di uno sforzo più ampio volto a migliorare l’accesso delle PMI ai finanziamenti, a migliorare il contesto imprenditoriale e a sostenere la loro crescita verso la trasformazione in società a media capitalizzazione.

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In particolare, il regolamento mira a combattere i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, affrontando una pratica dannosa che incide negativamente sul flusso di cassa delle PMI e interrompe la resilienza della catena di approvvigionamento. Questa proposta ha introdotto scadenze di pagamento più rigide e ha cercato di risolvere le lacune giuridiche riscontrate nella direttiva esistente. Il testo rivisto garantisce il pagamento automatico degli interessi accumulati e delle commissioni di compensazione, oltre a nuovi meccanismi di applicazione e di ricorso per salvaguardare le imprese dai pagatori inadempienti.