I governi Laburisti hanno distrutto la reputazione di Malta, lasciandola nel baratro
Malta, una volta simbolo di crescita e stabilità, è oggi la triste testimonianza di un fallimento totale. I governi Laburisti hanno preso in mano un paese che era riuscito a risalire la china con forza, dopo anni di sacrifici per entrare nell’Unione Europea. Nel 2013, Malta era un paese moderno, un esempio di trasformazione con leggi aggiornate, un sistema fiscale competitivo e metodi di lavoro innovativi. Avevamo una posizione di forza in Europa, ma ora… tutto è cambiato.
Malta, priva di risorse naturali ma capace di ottenere successi straordinari, stava vivendo un periodo di crescita costante. L’euro era stato introdotto senza traumi, e la nazione aveva navigato agilmente tra la crisi finanziaria globale e la crisi libica. Vi ricordate quando due caccia libici atterrarono improvvisamente all’aeroporto di Luqa, e quando Malta divenne il rifugio per evacuare gli stranieri bloccati in Libia? Eravamo il centro dell’attenzione mondiale… ma per i motivi giusti.
Poi, con l’arrivo di Joseph Muscat, tutto sembrava pronto per un grande salto in avanti. Muscat, con il suo linguaggio da politico perfetto, prometteva “meritocrazia”, “trasparenza”, “un ambiente migliore”, “Malta per tutti”
. Ma tutto ciò che è riuscito a fare è stato buttarle nel cestino prima che potessero decollare.
Undici anni dopo, invece di parlare di progresso, ci troviamo a discutere del fallimento di un’economia surriscaldata, di un debito pubblico esploso e di fondi pubblici sperperati. Siamo nel pieno di una crisi di leadership: Mater Dei è sull’orlo del collasso, il sistema educativo che una volta invidiavamo è ormai al verde, e il traffico, una vera e propria piaga. Ma non finisce qui: i veri disastri sono il risultato di un’amministrazione inefficace e di decisioni disastrose.
I governi Laburisti hanno inferto il colpo di grazia all’intero paese. L’ex ministro delle Finanze, Edward Scicluna, ha chiuso gli occhi durante il furto più grande che Malta abbia mai visto. L’ex ministro della Salute, Chris Fearne, ha lasciato il sistema sanitario in rovina, mentre l’ex ministro del Turismo, Julia Farrugia, quella che aveva “tutti i meccanismi al posto giusto”, è stata spazzata via in un batter d’occhio.
Poi c’è l’ironia di quanto accaduto ad Air Malta, una vera e propria tragedia nazionale. Nel 2012, il governo PN aveva negoziato un piano di ristrutturazione con l’UE. Nel 2013, la compagnia aerea sembrava in ripresa. E poi, l’arrivo di Konrad Mizzi, che ci aveva convinto che Air Malta stesse prosperando. Oggi, quella compagnia non esiste più. La chiusura, imposta dall’UE, è l’ennesima vergogna di una politica che ha fatto terra bruciata.
Ma non è tutto. Anche i settori che sono emersi più di recente hanno subito il disinteresse e la negligenza del governo. L’industria delle costruzioni è esplosa in modo incontrollato, i monopattini elettrici sono stati lasciati liberi di invadere le strade fino a quando non è stato troppo tardi, e i taxi “moderni”
sono diventati una barzelletta. E la situazione degli affitti brevi? Un caos totale, con il comune di Swieqi che lancia allarmi da otto anni senza che nessuna soluzione venga mai presa.
La gente è stanca di scandali, corruzione e una leadership completamente assente. Il paese sta pagando il prezzo di politiche sbagliate con il suo ingresso nella “grey list” internazionale. I giovani stanno fuggendo, il brain drain
è in pieno corso e Malta sta rischiando di diventare una terra desolata di opportunità perdute. Ma c’è ancora speranza.
“Malta merita di meglio”
, e lo ha detto anche chi oggi sta pagando le conseguenze di queste scelte sbagliate. Non possiamo più permettere a un governo corrotto e incapace di continuare a prendere in giro i cittadini. È arrivato il momento di unirci per cambiare direzione e restituire dignità alla nostra isola.
Foto: [Archivio Times of Malta]