Abbiamo un’economia forte. E i numeri parlano da soli: nel 2023, l’attività economica di Malta ha registrato un incredibile +7,5%, con un balzo del 13,2% in termini nominali. I nostri tassi di crescita non solo tengono testa, ma superano quelli dell’intera UE e dell’area euro. Le agenzie di rating ci danno ottimi voti e anche per quest’anno si prevede un ulteriore incremento economico con una crescita reale vicina al 5%.
Non si tratta di pura fortuna, tutt’altro! Siamo piccoli e vulnerabili, con tutte le nostre limitazioni, ma la nostra forza risiede nella resilienza. Lo siamo sempre stati. Quando i britannici stavano per andarsene, c’era chi profetizzava il collasso economico. Quando la situazione economica globale è andata fuori controllo, si temeva la perdita di migliaia di posti di lavoro.
Durante la pandemia di COVID-19, che ha sconvolto il mondo, molti erano convinti che Malta sarebbe caduta in una crisi economica senza precedenti. E ancora, quando i carri armati russi hanno invaso l’Ucraina e l’inflazione ha raggiunto picchi mai visti da decenni, molti si sono preparati al peggio.
Certo, nessuno di questi momenti è stato facile. Ma il governo è intervenuto: ha salvato posti di lavoro, pagato gli stipendi, introdotto sussidi per acqua, elettricità e carburante, ampliato le fasce fiscali, aumentato le pensioni e i contributi per i figli e lanciato il programma Stabbilità, che ha aiutato a contenere gli effetti devastanti dell’inflazione galoppante.
In mezzo a queste sfide, l’economia maltese ha continuato a crescere, il turismo ha prosperato, migliaia di nuovi posti di lavoro sono stati creati e le esportazioni sono salite in modo significativo. Ma non è il momento di adagiarci sugli allori: dobbiamo guardare avanti, fissare obiettivi ambiziosi e fare in modo di raggiungerli. Il Bilancio 2025 punta proprio a questo, con promesse di ulteriore crescita economica, niente nuove tasse, ampliamento delle fasce fiscali per permettere ai cittadini di pagare meno, migliori infrastrutture, sussidi garantiti e nuove opportunità lavorative meglio retribuite.
Ma un’economia solida deve sapersi adattare. Se vogliamo mantenere competitività e resistenza agli shock esterni, la diversificazione è fondamentale. Ciò che ha funzionato ieri potrebbe non funzionare domani. Il 2025 e gli anni a seguire saranno decisivi per l’investimento in energia rinnovabile, innovazione digitale e tecnologie verdi. In parallelo, trasformeremo il sistema educativo per formare una forza lavoro qualificata e pronta a sostenere questo cambiamento. Come ha affermato Stefan Zrinzo Azzopardi, “Per restare resilienti agli shock esterni, un’economia diversificata è un obbligo.”
Anche le politiche di migrazione lavorativa del governo saranno riviste, per allinearle con le esigenze reali del mercato. Il turismo rimarrà un pilastro cruciale dell’economia, ma punteremo a un turismo più sostenibile, attirando visitatori di qualità superiore.
Spazi verdi e riduzione delle emissioni di carbonio sono obiettivi imprescindibili. L’elettrificazione dei trasporti è già partita e sarà intensificata. Il governo continuerà a sostenere economicamente progetti di isolamento dei tetti, sistemi di riscaldamento a pompa di calore aria-acqua e impianti di riscaldamento solare.
Il settore immobiliare, con l’importanza cruciale che ricopre, dovrà adattarsi alle esigenze di oggi e domani, dato il nostro territorio limitato. Facilitare le transazioni immobiliari è essenziale, e investiremo in una strategia che renda questo cambiamento possibile e vantaggioso per proprietari e acquirenti.
Sono cambiamenti colossali, possibili solo con una forte economia alla base. Il nostro piano è chiaro: creare ricchezza e distribuirla equamente, diversificare l’economia per posti di lavoro migliori e altamente qualificati, un ambiente più pulito, maggiore efficienza energetica e condizioni ottimali per famiglie e aziende.
Il Bilancio 2025 sarà un bilancio giusto e sociale, costruito su fondamenta di stabilità e serenità.
Stefan Zrinzo Azzopardi è il Ministro per le Terre e l’Attuazione del Programma Elettorale.
Foto: Matthew Mirabelli