La General Workers Union ha dato delle direttive ai lavoratori di Air Malta, dopo che la compagnia aerea ha ignorato le richieste del sindacato di iniziare a negoziare un nuovo contratto collettivo.
Alcune fonti hanno riferito a Times of Malta
che venerdì il GWU ha dato istruzioni ai lavoratori di Air Malta di seguire diverse misure amministrative, che vanno dal non comunicare con la direzione della compagnia aerea al non svolgere alcun lavoro extra non retribuito.
Si ritiene che il sindacato abbia deciso di procedere con le direttive dopo aver atteso per diverse settimane che la compagnia aerea rispondesse alla sua richiesta di iniziare a negoziare un nuovo accordo per i lavoratori.
La decisione di impartire direttive ai lavoratori arriva in un momento difficile per Air Malta: l’estate è il periodo di maggiore affluenza nel settore dell’aviazione e la compagnia aerea sta già operando con una forza lavoro ridotta, dopo aver tentato di licenziare centinaia di lavoratori nell’ambito di un massiccio piano di ristrutturazione.
Le direttive arrivano anche a pochi giorni dalle rivelazioni sul fatto che il presidente esecutivo della compagnia aerea, David Curmi, viene retribuito anche per il fatto di far parte del consiglio di amministrazione della società.
Secondo il contratto di Curmi, è il ministero delle Finanze, e non Air Malta, a pagare il suo stipendio triennale di 774.000 euro.
Il compito principale di Curmi come capo della compagnia aerea è stato quello di supervisionare l’annuncio della compagnia all’inizio del 2022. All’epoca, il piano era stato descritto come “l’ultima possibilità” per il vettore in difficoltà, che da anni fatica a far quadrare i conti.
Nei mesi successivi, la compagnia aerea ha licenziato centinaia di lavoratori, con pacchetti di licenziamento che sono costati ai contribuenti solo nel 2022.
Tuttavia, di fronte alla prospettiva che la Commissione UE versi quasi 300 milioni di euro alla compagnia aerea come aiuto di stato, Curmi ha ammesso all’inizio di quest’anno che è in corso un lavoro per rendere la compagnia indipendente da Air Malta, afflitta dai debiti.