Presentato in Parlamento un emendamento che permette l’aborto se necessario per salvare la vita della madre

Il Vice Primo Ministro e Ministro della Salute Chris Fearne hanno presentato in prima lettura l’emendamento al codice penale che mira a garantire che ai medici non venga impedito di salvare la vita di una donna incinta in caso di gravi complicazioni mediche.

Durante una recente conferenza stampa, ha annunciato che avrebbe presentato questo emendamento in Parlamento sostenendo che la modifica è a favore della vita e protegge la vita delle madri perché in questi casi la scelta è tra salvare la madre o lasciar morire madre e bambino.

Ha ricordato che la legge attuale prevede che i medici e le madri che interrompono la gravidanza in queste circostanze possano rischiare una condanna fino a 4 anni di carcere e che i medici possano perdere il loro mandato, mentre con l’emendamento presentato i medici saranno legalmente coperti per fare ciò che è necessario per proteggere la salute della madre durante la gravidanza. 

Il Ministro Fearne ha anche detto che gli emendamenti riguarderanno le situazioni di gravidanza di 5 mesi o meno , in cui, in caso di gravi complicazioni, la scelta non è tra salvare la madre o il bambino, ma tra la vita della madre o la morte della madre e del bambino.

Durante la stessa conferenza stampa, il Ministro della Giustizia Jonathan Attard ha dichiarato che con questi emendamenti sarà introdotta nel Paese quella che per molti anni è stata considerata la migliore pratica medica nell’interesse del paziente, ma che non aveva un supporto legale.

Egli ha affermato che con questi emendamenti il Governo garantirà che il paziente, in questo caso la madre, riceva il miglior trattamento medico necessario, con l’ulteriore supporto della legge.

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Anche il Segretario parlamentare Rebecca Buttigieg è intervenuta alla conferenza e ha affermato che nessuna donna in attesa di un figlio dovrebbe essere messa in pericolo.

Ha aggiunto che questa riforma darà tranquillità ai professionisti del settore medico e a tutte le donne in attesa di un bambino, eliminando la possibilità di non somministrare trattamenti medici a causa di timori reali o immaginari che potrebbero portare a procedimenti penali.