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Malta

phyllisienne brincat assolta, ma la crpd denuncia gravi omissioni

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Una vicenda che ha scatenato un acceso dibattito e lasciato più domande che risposte. Phyllisienne Brincat, celebre cantante e volto televisivo, è stata recentemente scagionata da tutte le accuse legate a presunte affermazioni offensive su disabilità e peccato originale. Tuttavia, la Commission for the Rights of Persons with Disabilities (CRPD) denuncia gravi falle nel processo, lasciando un’ombra sulla gestione dell’intera questione.

Secondo la CRPD, nessuna delle 150 persone che avevano sporto denuncia contro Brincat è stata chiamata a testimoniare. Non è stato ascoltato nemmeno chi, tra le persone con disabilità, avrebbe potuto raccontare l’impatto diretto delle dichiarazioni della cantante. Un’omissione che, secondo la Commissione, ha reso impossibile valutare adeguatamente se le parole di Brincat violassero la legge.

“Nessuna delle 150 persone che si sono rivolte al Commissario di Polizia, denunciando di sentirsi minacciate, offese o insultate, è stata chiamata in aula per esprimere come si sentivano davvero,” ha dichiarato la CRPD. “Incluso chi era presente in studio e si era apertamente opposto a quanto affermato dalla signora Brincat.”

Ma cosa aveva detto di tanto controverso questa donna nota per le sue forti convinzioni religiose?  Durante una discussione su TVM, Brincat aveva legato le malattie al concetto di peccato originale. Le sue parole avevano suscitato una valanga di critiche da parte di attivisti, politici e persone con disabilità, che l’avevano accusata di promuovere odio. Un gruppo di persone con disabilità e i loro familiari aveva persino presentato una denuncia formale, chiedendo alla polizia di avviare un’indagine.

Eppure, il tribunale ha deciso diversamente. La corte ha assolto Brincat, affermando che le sue parole erano state fraintese e che non avevano incitato odio. Anzi, secondo il giudice, la cantante sarebbe stata vittima di un’ondata di riprovazione basata su un’errata interpretazione di quanto detto.

“La signora Brincat non ha mai affermato che le persone con disabilità siano il frutto del peccato. Al contrario, è stata lei a subire odio per una frase che le è stata attribuita ma mai pronunciata” ha dichiarato il tribunale.

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La CRPD, tuttavia, solleva gravi dubbi sulla gestione del caso. In una dichiarazione ufficiale, ha sottolineato che la corte ha erroneamente considerato la Commissione come l’unica querelante, ignorando che il reclamo era stato presentato a nome di 150 individui, inclusi diversi con disabilità.

“Nessuno di questi 150 individui è stato chiamato a testimoniare né informato del procedimento giudiziario, impedendo loro di partecipare come parte civile”  ha affermato la CRPD. Inoltre, il pubblico ministero e il decano della facoltà di teologia dell’Università di Malta – unici testimoni ascoltati – non erano persone con disabilità, sollevando interrogativi sull’equità del processo.

La Commissione ha aggiunto che la denuncia comprendeva anche il team di produzione del programma televisivo a cui Brincat aveva partecipato, ma non è emersa alcuna azione concreta nei loro confronti.

“Questo caso è un preoccupante esempio delle difficoltà che le persone con disabilità incontrano nell’accedere alla giustizia” ha concluso la CRPD. “Come possono queste persone continuare a confidare nel sistema giudiziario dopo essere state completamente ignorate in un caso così significativo?”

Foto: Facebook / Phyllisienne Brincat

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