Una tragedia senza precedenti ha scosso la Germania nel cuore delle festività natalizie: un SUV ha falciato una folla densa al mercatino di Natale di Magdeburgo, uccidendo cinque persone, tra cui un bambino di appena nove anni, e lasciando dietro di sé 205 feriti. L’attacco, definito dal cancelliere Olaf Scholz “terribile e folle”
, ha gettato un’ombra sul paese, evocando i fantasmi del devastante attentato jihadista al mercatino di Berlino di otto anni fa.
Ma questa volta il sospettato non è un terrorista convenzionale. Taleb al-Abdulmohsen, un medico psichiatra saudita di 50 anni, si è rivelato un personaggio complesso e controverso. Un “ateo saudita” che in passato si era battuto per i diritti delle donne in fuga dall’Arabia Saudita, Abdulmohsen nutriva un profondo risentimento verso l’Islam e la politica migratoria tedesca. Le sue parole, condivise in post online, erano inquietanti e cariche di rabbia. In uno di essi aveva scritto: “C’è un percorso verso la giustizia in Germania senza far esplodere un’ambasciata tedesca o massacrare casualmente cittadini tedeschi? Se qualcuno lo conosce, me lo faccia sapere.”
Le autorità tedesche, che nel 2022 avevano svolto una valutazione sul sospettato, non lo avevano ritenuto pericoloso. Tuttavia, i dettagli emersi dal massacro di Magdeburgo sollevano interrogativi su possibili segnali ignorati o sottovalutati.
Magdeburgo è ora avvolta dal dolore. Alla Johanneskirche, luogo simbolo della città, candele, fiori e giocattoli sono stati deposti in memoria delle vittime. Le campane di tutte le chiese della regione hanno suonato alle 19:03, esattamente ventiquattr’ore dopo l’attacco, in un atto toccante di commemorazione. Il cancelliere Scholz, in visita sul luogo della tragedia, ha dichiarato: “Non possiamo permettere che l’odio definisca la nostra convivenza. Dobbiamo unirci come comunità per costruire un futuro comune.”
Ma mentre il paese piange, le polemiche si accendono. Alice Weidel, leader del partito di estrema destra AfD, ha sfruttato l’occasione per attaccare la politica migratoria tedesca, chiedendo: “Quando finirà questa follia?”
Parole che rischiano di alimentare ulteriori divisioni in un momento già critico.
Nel frattempo, la sicurezza nei mercatini natalizi di tutta la Germania è stata intensificata, con una maggiore presenza di polizia nelle città di Berlino, Amburgo e Lipsia. Anche il mondo del calcio ha voluto rendere omaggio alle vittime: i calciatori hanno osservato un minuto di silenzio e indossato fasce nere durante le partite del fine settimana.
La Germania si trova ora davanti a un bivio. La domanda più pressante è come garantire che tragedie di questa portata non si ripetano, mentre il paese cerca di superare uno dei momenti più bui della sua storia recente.
Foto: AFP