Nella vivace Londra pre-natalizia, c’è un’insolita rivoluzione in corso: i negozi di beneficenza stanno diventando i protagonisti indiscussi dello shopping natalizio. A Marylebone High Street, un piccolo negozio dell’Oxfam, scintillante di decorazioni natalizie, è stato letteralmente preso d’assalto. Il motivo? La crescente passione per i regali di seconda mano. Qui si trova di tutto: giocattoli “pre-loved”, libri, accessori e abbigliamento, tutto a prezzi stracciati rispetto agli articoli nuovi.
Secondo Ollie Mead, responsabile delle esposizioni dei negozi Oxfam di Londra, il fenomeno non conosce sosta: “Dalla fine di settembre, abbiamo visto un’enorme crescita di persone che visitano i nostri negozi e scelgono articoli usati.”
Non si tratta solo di risparmiare, ma di una scelta etica e consapevole che sta conquistando sempre più persone.
Un rapporto di Vinted, piattaforma di compravendita di seconda mano, rivela che gli acquirenti britannici spenderanno quest’anno ben 2 miliardi di sterline in regali usati, pari al 10% del mercato natalizio. Anche un sondaggio di Oxfam ha evidenziato un trend in crescita: “Nel 2022, il 33% delle persone ha dichiarato di voler acquistare regali di seconda mano per Natale, contro il 25% del 2021.”
Mentre setacciava gli scaffali, il dottor Ed Burdett ha scelto un portachiavi e un taccuino per sua moglie: “Stiamo risparmiando e lei ama dare una seconda vita agli oggetti. Sarà perfetto per lei,” ha detto, aggiungendo: “È bello spendere meno e sapere che i soldi vanno a una buona causa, invece che a una grande catena.”
Wayne Hemingway, designer e fondatore di Charity Super.Mkt, ha raccontato come il concetto di regali usati si stia evolvendo: “Quando ho iniziato a regalarli, era considerato qualcosa di strano. Ora sta diventando normale.” Ha aggiunto che, per la prima volta in 40 anni, le sue vendite natalizie sono aumentate, registrando un’impennata del 20% rispetto alle previsioni: “Lo scorso fine settimana i negozi erano pieni, era pazzesco.”
La tendenza è alimentata soprattutto dai giovani, sempre più orientati verso scelte consapevoli e sostenibili. Secondo Hemingway, “Il mondo sta cambiando in meglio. Siamo passati dal considerare il secondo mano come una stranezza natalizia a farlo diventare una tradizione.”
Non tutti, però, sono pronti a fare questo passo. Jennifer Odibo, mentre acquistava una giacca vintage per sé, ha confessato: “Amo il vintage, ma a Natale voglio regalare qualcosa di nuovo e speciale.”
Anche Tetyana Solovey, sociologa dell’Università di Manchester, riconosce che il cambiamento richiederà tempo: “Per alcune persone, può sembrare strano celebrare il Natale con regali usati. Ma potrebbe rappresentare un cambiamento di coscienza meraviglioso e sostenibile.”
Hemingway, però, è ottimista: “Siamo su una strada nuova, ma la direzione è quella giusta.”
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