Il cammino verso una vera inclusione educativa per le persone con disabilità è ancora lungo, ma deve diventare una priorità assoluta. Un potente richiamo arriva dal mondo delle associazioni per i diritti dei disabili, che ricordano a tutti, politici, scuole, aziende e comunità, quanto sia fondamentale un impegno collettivo per costruire un futuro realmente accessibile per tutti.
Il 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, la National Parents Society of Persons with Disabilities (NPSPD) ha lanciato un messaggio forte e chiaro. La società civile non può più permettersi di guardare da lontano: per garantire un’educazione inclusiva è necessaria una sinergia tra tutti i settori, dalla politica all’istruzione, dal mondo del lavoro alle comunità locali. È il momento di dare spazio a un cambiamento profondo, che coinvolga tutti, senza esclusioni.
Ma cosa significa davvero “inclusione”? Non è solo una questione di partecipazione, ma di leadership. Come ha dichiarato con forza Karen Buttigieg, presidente della NPSPD: “La vera inclusione si raggiunge quando le persone con disabilità non sono solo partecipanti, ma leader nella costruzione del futuro delle nostre comunità
“. Un’affermazione che sfida le convenzioni e invita tutti a riflettere sul ruolo centrale che le persone con disabilità devono assumere, non solo come destinatari di politiche, ma come protagonisti del cambiamento.
Anche il Partito Nazionalista (PN) ha voluto esprimere il proprio impegno in occasione di questa giornata. La richiesta è chiara: maggiore accesso all’istruzione sin dai primi anni di vita e investimenti significativi in programmi educativi personalizzati, pensati e gestiti da professionisti formati. “Ogni bambino dovrebbe avere accesso all’istruzione fin dai primi anni, affinché nessuno venga lasciato indietro. Sono necessari maggiori investimenti per identificare e affrontare i bisogni specifici di ogni individuo”
ha dichiarato il partito, un monito che sottolinea l’urgenza di un intervento più mirato e tempestivo per evitare che il sistema educativo diventi un ostacolo per chi ha disabilità.
Ma l’inclusione non si limita solo all’educazione. È fondamentale anche che il mondo del lavoro faccia la sua parte. Il PN ha infatti posto l’accento sull’importanza di creare spazi fisici accessibili, non solo nei luoghi di lavoro, ma anche nelle aree pubbliche. Ma non basta. “L’occupazione deve andare oltre le statistiche di base per garantire soddisfazione lavorativa e una retribuzione equa per le persone con disabilità”
hanno aggiunto, mettendo in evidenza la necessità di garantire opportunità di carriera concrete, che non siano solo un sogno lontano, ma una realtà per chiunque abbia le capacità e la voglia di mettersi in gioco.
Non mancano poi le difficoltà burocratiche che complicano ulteriormente la vita quotidiana delle persone con disabilità. Le lunghe liste d’attesa e l’incessante burocrazia sono ostacoli difficili da superare. Il governo, quindi, è chiamato a rivedere l’organizzazione dei servizi, creando un’unica entità ministeriale per semplificare le procedure e garantire maggiore efficienza.
Quest’anno, la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità porta con sé un messaggio di speranza e empowerment: il tema scelto è “Empowering Persons with Disabilities for an Inclusive and Sustainable Future“, in perfetta sintonia con il motto delle Nazioni Unite: “Nulla su di noi senza di noi
“. Un invito a non lasciare indietro nessuno, a fare in modo che ogni persona con disabilità possa essere parte attiva del cambiamento verso un futuro più equo e sostenibile.
Foto: NPSPD