Un clima di sfiducia avvolge le istituzioni politiche di Malta, ma qualcosa sta cambiando. Un nuovo sondaggio Eurobarometro, pubblicato venerdì, rivela che due terzi dei maltesi non si fidano dei partiti politici e meno della metà ha fiducia nel governo o nel parlamento. Ma, incredibilmente, questi numeri segnalano un deciso miglioramento rispetto agli ultimi sondaggi, suggerendo una svolta sorprendente nelle percezioni dei cittadini sulla direzione del paese.
Il cambio di rotta è evidente: quasi la metà dei maltesi ora crede che Malta stia andando nella giusta direzione, un salto di ben 13 punti percentuali rispetto alla primavera scorsa. E non è tutto: un terzo degli intervistati si mostra ottimista, prevedendo che la situazione nazionale migliorerà nei prossimi 12 mesi, un aumento di 15 punti rispetto al sondaggio precedente. È chiaro che il pessimismo che aveva segnato gli ultimi anni sta dando spazio a un rinnovato senso di speranza e fiducia.
Ma le sorprese non finiscono qui. I maltesi sembrano aver ritrovato fiducia anche nei numeri chiave dell’economia: il 56% degli intervistati ritiene che la situazione del paese sia buona, mentre il 68% esprime un’opinione positiva sull’economia e l’84% è soddisfatto della propria situazione finanziaria. Insomma, mentre la fiducia nella politica resta bassa, si registra un deciso miglioramento.
Politica: un raggio di speranza
La fiducia nelle istituzioni politiche mostra segni di risveglio. La percentuale di maltesi che dichiarano di fidarsi dei partiti politici è salita del 17%, raggiungendo il 34%. Anche la fiducia nel governo ha fatto un salto, guadagnando 11 punti percentuali, fino al 47%. La sorpresa maggiore arriva però dal gradimento della democrazia a Malta, che è aumentata del 14%, toccando il 54%. Un dato che, seppur lontano dalla perfezione, segna comunque un significativo miglioramento.
Malta e l’UE: una relazione complessa
Il rapporto dei maltesi con l’Unione Europea appare paradossale. Se il 91% ritiene che Malta abbia tratto vantaggio dall’appartenenza all’UE, sorprendentemente, due terzi degli intervistati sono convinti che Malta avrebbe più peso a livello internazionale se fosse fuori dall’Unione. Ma non finisce qui. Il sondaggio rivela che la maggior parte dei maltesi (meno della metà) non ha una chiara comprensione di come funzioni l’Unione Europea, un dato che segna il punteggio più basso di tutti i paesi europei.
E se la fiducia nelle istituzioni europee sembra consolidarsi, la NATO rimane un nodo cruciale. Due maltesi su tre dichiarano di non fidarsi dell’Alleanza Atlantica, collocando Malta tra i paesi più scettici in Europa, preceduti solo da ciprioti e greci.
La fiducia nei media tradizionali sta crescendo, ma non in modo uniforme. La stampa scritta guadagna 12 punti percentuali, ma la fiducia totale resta ancora bassa: il 51% dei maltesi continua a nutrire dubbi sul suo operato. Malta si conferma così il paese con la fiducia più bassa nella stampa scritta in tutta Europa, con un margine di 20 punti rispetto alla media UE. Se la televisione e la radio non vanno molto meglio, i maltesi sembrano essere sempre più consapevoli della politica che aleggia sui media: meno di un quarto (23%) ritiene che i media pubblici siano liberi da influenze politiche, e meno di un terzo (30%) pensa che l’informazione sia libera da pressioni politiche o commerciali.
E se la fiducia nella stampa tradizionale è bassa, quella in internet e sui social media è ancora peggiore. Meno del 40% dei maltesi si fida dei siti web, e una cifra preoccupante – solo il 21% – dichiara di avere fiducia nei social media. Inoltre, ben quattro maltesi su cinque segnalano di imbattersi frequentemente in notizie fuorvianti o false, un dato che supera ampiamente la media dell’UE, fissata al 70%. La lotta contro le fake news è una delle principali preoccupazioni dei maltesi, che continuano a segnalare questo fenomeno come una vera e propria piaga.
Foto: Matthew Mirabelli