Due nazioni, Lussemburgo e Malta, entrambe tra le più piccole d’Europa, raccontano una storia di contrasti economici mozzafiato. Da una parte, il Lussemburgo si distingue con un PIL pro capite oltre tre volte superiore a quello di Malta, conquistando una posizione tra i giganti mondiali. Dall’altra, Malta, con la sua resilienza, guarda al futuro con il suo ambizioso piano “Malta Vision 2050”
, una scommessa audace per costruire un’economia altrettanto prospera. Ma cosa alimenta questa incredibile disparità e Malta può davvero trasformare la sua visione in realtà?
Al centro di questa narrazione, ci sono strategie economiche completamente diverse. Il Lussemburgo ha saputo costruire un impero finanziario globale, attirando investimenti esteri con politiche fiscali allettanti e stabilità normativa. Con una forza lavoro multilingue altamente qualificata e infrastrutture avanzate, è diventato un polo d’attrazione per multinazionali e innovazione nel settore della finanza verde. Un’economia solida e diversificata, che include un settore industriale storico, come quello dell’acciaio, che ancora oggi contribuisce alla sua straordinaria ricchezza.
Malta, invece, ha scelto una strada diversa, ritagliandosi una nicchia nei servizi digitali, nel turismo e nel gaming online. Ma, nonostante la creatività, soffre la mancanza di risorse naturali e di un settore industriale trainante. Non è tutto: la fuga di cervelli e sfide nella regolamentazione mettono in difficoltà l’isola. Eppure, Malta è resiliente. Ha dimostrato una capacità straordinaria di superare crisi globali, come quella del 2008 e la pandemia di COVID-19. Nel 2023, ha persino registrato una crescita del PIL del 5,6%, contrastando la leggera contrazione dell’1,1% del Lussemburgo nello stesso periodo.
“Malta Vision 2050”
, annunciato dal Primo Ministro Robert Abela, rappresenta un piano ambizioso per trasformare il futuro economico del paese. Con obiettivi che mirano alla sostenibilità e alla qualità della vita, il piano promette di costruire infrastrutture verdi, migliorare l’istruzione e potenziare la sanità, lavorando per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questa visione si allinea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, rendendo Malta un esempio di progresso guidato dalla sostenibilità.
Secondo il rapporto delle Nazioni Unite, Malta supera di poco il Lussemburgo nell’SDG Index, posizionandosi al 36° posto rispetto al 38° del Granducato. Tuttavia, entrambe le nazioni affrontano sfide uniche: Malta, per esempio, deve incrementare l’uso di energie rinnovabili e investire maggiormente in ricerca e sviluppo per innovare le sue infrastrutture. Le importazioni via mare, poi, complicano ulteriormente il raggiungimento di obiettivi ambientali, contribuendo alle elevate emissioni di gas serra.
Il Lussemburgo, con il suo settore pubblico rinomato per trasparenza ed efficienza, rappresenta una fonte d’ispirazione per Malta. Attraverso l’implementazione di Key Performance Indicators e revisioni periodiche, il governo maltese intende garantire la trasparenza e guadagnarsi la fiducia della popolazione, elementi cruciali per il successo del piano “Malta Vision 2050”.
Pur non essendo realistico aspettarsi che Malta raggiunga a breve il livello di ricchezza del Lussemburgo, il piano offre una base promettente per un futuro più prospero. Con investimenti strategici e una chiara attenzione alla sostenibilità, Malta può costruire un’economia resiliente e innovativa, in grado di affrontare le sfide globali e posizionarsi tra le economie più dinamiche del mondo.
La storia del Lussemburgo è un esempio di come decenni di politiche coerenti e investimenti strategici possano trasformare un piccolo paese in una potenza economica globale. Malta, con le sue forze uniche e una visione chiara, può fare altrettanto, costruendo un futuro luminoso che sia all’altezza delle sue ambizioni.
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