Malta affronta la peggiore crisi agricola: appello all’Europa per salvare i raccolti

Agricoltori in ginocchio, raccolti distrutti e costi alle stelle per l’acqua. Questa è la drammatica realtà che stanno vivendo i coltivatori maltesi, e a farsi portavoce della loro disperazione è l’europarlamentare Peter Agius. “Gli agricoltori stanno perdendo i raccolti a causa della grave siccità e sono costretti a spendere cifre esorbitanti per acquistare acqua. A questo ritmo, l’agricoltura maltese non può reggere il confronto. L’Europa deve comprenderlo e adattare i propri criteri, se vogliamo continuare a produrre prodotti freschi e locali” , ha dichiarato con forza.

Nel corso di un intervento al Comitato per l’Agricoltura del Parlamento Europeo, Agius ha chiesto alla Commissione Europea di intervenire con urgenza, fornendo un’assistenza diretta per affrontare il problema della siccità che affligge Malta. “Molti agricoltori stanno spendendo somme enormi per salvare i propri raccolti, rendendo l’agricoltura economicamente insostenibile e mettendo a rischio la sicurezza alimentare del Paese” , ha aggiunto, tracciando un quadro allarmante della situazione.

I numeri non lasciano spazio a dubbi: nel 2023 Malta ha registrato appena 249 mm di pioggia, avvicinandosi alla definizione climatica di deserto. Per Agius, è indispensabile che la Commissione Europea intervenga con fondi straordinari per compensare le perdite subite dagli agricoltori maltesi.

Durante la seduta del comitato, si è discusso di nuove normative europee per permettere agli Stati membri di risarcire gli agricoltori colpiti da disastri naturali. Tuttavia, Agius ha espresso preoccupazione: “Il regolamento proposto si concentra su eventi straordinari, ma la nostra siccità è ormai una costante annuale. Rischiamo di essere esclusi dai finanziamenti di emergenza” .

Ha quindi sollecitato il governo maltese a sfruttare questa normativa, che permetterebbe agli agricoltori di ricevere fino a 42.000 euro per le perdite subite a causa della siccità, utilizzando risorse europee non allocate che altrimenti andrebbero sprecate.

Foto: Chris Sant Fournier
Video: EP

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