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Malta

Tal-Baruni: la villa storica che Malta non vuole perdere

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Un’intera comunità si mobilita per salvare uno dei gioielli storici di Malta. Oltre 2.600 persone hanno firmato una petizione che chiede al governo di acquistare e trasformare l’area di Tal-Baruni a Żebbuġ in un’oasi pubblica. L’iniziativa, promossa dall’ONG Il-Kolletiv, ha acceso i riflettori su Villa Buleben, un tesoro del XVIII secolo, e i suoi incantevoli giardini, minacciati da un controverso progetto di sviluppo.

Il segretario di Il-Kolletiv, Wayne Flask, ha esaltato l’incredibile supporto ricevuto, dichiarando che “il momento è arrivato: le autorità devono finalmente mantenere la promessa di creare più spazi aperti.”  La determinazione dell’ONG si è concretizzata lo scorso 26 ottobre, quando ha lanciato la petizione in concomitanza con un open weekend presso la villa, che ha attirato un fiume di oltre 4.000 visitatori curiosi.

La risposta è stata esplosiva. Nei dieci giorni successivi, la petizione ha raccolto 1.000 firme di persona e altre 1.645 online, chiudendo ufficialmente il 6 novembre con un totale di 2.645 firme. Questo straordinario movimento civico è nato in reazione a una proposta di pianificazione che punta a trasformare la storica villa in un boutique hotel di 32 stanze. Un progetto che ha già trovato forti opposizioni, tra cui quella del comune di Żebbuġ.

Il-Kolletiv non si tira indietro e ribadisce la sua visione: “Vogliamo che quest’area diventi un rifugio pubblico, un luogo dove la comunità possa riposare e godere del patrimonio che ci appartiene.”  L’appello è rivolto direttamente alle autorità, affinché si uniscano alla lotta per proteggere questo sito storico e renderlo fruibile a tutti.

A dare forza all’iniziativa è anche il sindaco di Żebbuġ, Steve Zammit Lupi, che ha sostenuto la campagna fin dal primo giorno. Il recente open day, organizzato in collaborazione con il proprietario della villa Neville Agius, ha offerto ai partecipanti un’occasione unica: visitare l’interno della villa e scoprire meraviglie come il teatro originale e la Cappella di Nostra Signora delle Anime Abbandonate. Quest’ultima, classificata come monumento di Grado 1, conferisce ulteriore valore storico alla villa, già protetta con uno status di Grado 2.

Foto: Steve Zammit Lupi

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