Il contratto collettivo per il personale MCAST è scaduto da quasi tre anni. Tre anni di incertezza, con trattative che non portano a nulla. E ora? Un nuovo capitolo di tensioni si apre: il neo direttore del MCAST, Stephen Vella, è appena entrato in scena e ha già deciso di alzare i toni, scatenando una bufera. La sua prima mossa? Minacciare azioni legali contro il sindacato. Sì, avete capito bene: la sua prima comunicazione ufficiale non è stata una stretta di mano, ma una minaccia di tribunale!
Vella, che era già un volto noto nell’alta dirigenza del MCAST, ha scritto alla Malta Union of Teachers giovedì scorso, invitandola a sospendere immediatamente le azioni industriali e a portare il conflitto in arbitrato. E se il sindacato non avesse risposto entro venerdì alle 11? Semplice, ha promesso di far intervenire la legge. Ma la risposta della MUT non si è fatta attendere: altro che sospendere le proteste! Hanno immediatamente registrato un nuovo contenzioso industriale e annunciato una manifestazione del personale per martedì mattina, sfidando apertamente il nuovo CEO.
Il presidente della MUT, Marco Bonnici, ha risposto a Vella con parole taglienti: “Non è certo una sorpresa che la tua prima comunicazione col sindacato sia una minaccia di azioni legali.” Bonnici ha poi rincarato la dose, ricordando al nuovo preside che “dopo due anni e nove mesi di contratto collettivo scaduto, non sei in alcuna posizione per stabilire le condizioni dei negoziati con il sindacato. Né puoi chiedere e ottenere la sospensione delle azioni industriali o minacciare il sindacato.”
Parole dure, ma piene di rabbia accumulata da anni di trattative senza fine.
Bonnici ha anche sottolineato come Vella non abbia mai partecipato a un solo incontro negoziale con la MUT e ha accusato il nuovo preside di considerare le trattative come “un esercizio di coercizione”, proprio come dimostra la sua prima e-mail. Ma le critiche non finiscono qui. “Piuttosto che riconoscere il fallimento di anni di negoziati che non hanno portato a nulla, hai scelto di inviare una mail minacciosa”
ha scritto Bonnici, aggiungendo che la MUT non si fida del nuovo preside e, sulla base della sua comunicazione e della sua posizione, non intende negoziare con lui.
Il clima è sempre più teso, e con una manifestazione alle porte, la situazione non sembra destinata a migliorare. Riuscirà il nuovo preside a placare gli animi o le sue minacce non faranno altro che alimentare il fuoco?
Foto: [Archivio Times of Malta]