Papa Francesco non ha usato mezzi termini domenica, quando ha condannato con fermezza l’uso “immorale” della forza in Libano e a Gaza, mentre gli attacchi israeliani continuano a colpire brutalmente entrambe le regioni. Le sue parole, cariche di indignazione, riecheggiano come un monito universale.
“Un Paese che agisce in questo modo, con tale forza, indipendentemente dal Paese, e che agisce in modo così sproporzionato, si presta a comportamenti immorali,”
ha dichiarato Francesco, rispondendo senza esitazioni a una domanda sulle terribili conseguenze degli attacchi aerei israeliani sui civili. Le sue parole, pronunciate durante il volo di ritorno a Roma dal Belgio, hanno scosso profondamente il pubblico.
Il Pontefice, con la saggezza dei suoi 87 anni, ha sottolineato con enfasi: “La difesa deve sempre essere proporzionata all’attacco. Quando ciò non accade, si manifesta una tendenza dominatrice che va oltre la morale.” Non ha lasciato spazio a dubbi, ricordando al mondo che “anche in guerra c’è una morale da difendere. La guerra è immorale, ma le regole di guerra indicano una forma di moralità.”
Un messaggio che risuona come un appello accorato per porre fine a tanta sofferenza.
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