Un nuovo colpo di scena scuote Qala: il socio in affari di Joseph Portelli, Mark Agius, ha appena presentato una nuova domanda per sviluppare la controversa rovina della città. Ma attenzione: questa volta, niente piscina! È una mossa che nessuno si aspettava e che potrebbe cambiare le carte in tavola.
Facciamo un salto indietro al 2019, quando l’Autorità per la Pianificazione aveva dato l’ok per trasformare una capanna fatiscente e senza tetto, situata in una zona rurale fuori dalla zona edificabile, in una lussuosa villa con piscina. Sì, proprio così! Una piscina nel bel mezzo della campagna! Il progetto aveva scatenato un vero putiferio, con il comune di Qala che aveva promesso di combattere fino all’ultimo per fermarlo.
E non è finita qui! Joseph Portelli, l’uomo dietro il progetto, aveva dichiarato di voler rinunciare al permesso, accusando “l’Autorità per la Pianificazione e i media di aver infiammato l’indignazione pubblica, prendendo di mira il progetto in modo ingiusto”
. Un’uscita di scena teatrale, degna di nota!
Ma adesso Agius è tornato alla carica, con l’architetto Alexander Bigeni, presentando un piano tutto nuovo. La proposta? Ricostruire e restaurare la vecchia struttura e i muri a secco circostanti, creare un sentiero in terra battuta e, come ciliegina sulla torta, piantare alberi. Sì, avete capito bene: alberi, non piscine. Una virata ecologista? Solo il tempo ce lo dirà.
La nuova richiesta è stata presentata all’Autorità per la Pianificazione il 14 agosto, e c’è tempo fino al 25 ottobre per le osservazioni. La prima udienza è già fissata per il 13 gennaio 2025. Il conto alla rovescia è iniziato!
Ma qui arriva il colpo di scena che potrebbe far cadere tutto: secondo le normative del 2014, chi presenta una domanda del genere deve provare che l’area è stata utilizzata come residenza in passato. E qui entra in gioco la misteriosa figura di Grazia Mifsud, una contadina di 84 anni, il cui certificato di morte è stato presentato come prova.
Tutto risolto, penserete. E invece no! Il Times of Malta ha scoperto che Mifsud, in realtà, non viveva affatto lì. Secondo i registri parrocchiali del villaggio, il Status Animarum, “Grazia Mifsud abitava nel centro di Qala”
. Un colpo di scena che potrebbe mettere fine a tutta questa vicenda.
Foto: Planning Authority.