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I tagli dei tassi della BCE non sono un percorso lineare verso il basso, dice Lagarde

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Il presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde. Foto: Kirill Kudryavtsev / AFP

Nonostante l’inizio della riduzione dei costi di finanziamento la scorsa settimana, i tassi di interesse della Banca Centrale Europea non scenderanno ulteriormente in un percorso lineare e la banca centrale potrebbe a volte aspettare più di una riunione prima di tagliarli di nuovo, ha detto il presidente della BCE Christine Lagarde in un’intervista. Smentendo l’ipotesi di una serie di tagli, Lagarde ha affermato che “non significa che i tassi di interesse si muoveranno verso il basso in modo lineare”.

Il 6 giugno la BCE ha abbassato i tassi di interesse di 25 punti base, portando il tasso delle operazioni di rifinanziamento principali al 4,25%. Si è trattato del primo taglio dei tassi dal 2019 e di una rara occasione in cui la BCE ha agito prima della Federal Reserve statunitense nell’aumentare o ridurre i tassi di interesse.

Nel frattempo, negli Stati Uniti, l’inflazione è diminuita più del previsto a maggio, secondo i dati pubblicati mercoledì dal Bureau of Labour Statistics. L’indice dei prezzi al consumo (CPI), un’ampia misura dell’inflazione basata sui prezzi di un paniere di beni e servizi consumati nel Paese, è rimasto invariato a maggio rispetto ad aprile, pur registrando un aumento annuale del 3,3%. Gli economisti avevano previsto un aumento mensile dello 0,1% e annuale del 3,4%.

Ad aprile il tasso mensile era salito dello 0,3%, mentre l’aumento annuale era stato del 3,3%. Su base core, ossia escludendo i prezzi volatili di cibo ed energia, il cosiddetto CPI core è aumentato dello 0,2% sul mese e del 3,4% rispetto a un anno fa, rispetto alle stime degli economisti dello 0,3% e del 3,5%. Dopo la pubblicazione dei dati sull’IPC, la Federal Reserve ha annunciato la decisione, ampiamente prevista, di lasciare invariati i tassi di interesse.

Infine, nel Regno Unito, il tasso di disoccupazione è salito inaspettatamente al livello più alto degli ultimi due anni e mezzo, secondo i dati pubblicati martedì dall’Office for National Statistics, nel contesto di un’accesa campagna elettorale generale in cui l’economia è uno dei temi principali.

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Il tasso di disoccupazione del Regno Unito nei tre mesi conclusi ad aprile è salito al 4,4%, rispetto al 4,3% dei tre mesi conclusi a marzo e al livello più alto dal settembre 2021. Gli economisti avevano previsto che il tasso di disoccupazione sarebbe rimasto stabile.

Una ricerca separata del Chartered Institute of Management ha indicato che, nonostante la ripresa economica, i datori di lavoro del Regno Unito stanno cercando di licenziare i dipendenti, dando la colpa al peggioramento dei ricavi o all’aumento dei costi, alla ristrutturazione organizzativa per ridurre i costi e all’aumento dell’incertezza economica.

Questo articolo non costituisce una consulenza legale e/o finanziaria e viene pubblicato solo a scopo informativo da Bank of Valletta plc, 58, Zachary Street, Valletta. Bank of Valletta è una società per azioni regolamentata dalla MFSA ed è autorizzata a svolgere attività bancarie e servizi di investimento ai sensi del Banking Act (Cap. 371 delle Leggi di Malta) e dell’Investment Services Act (Cap. 370 delle Leggi di Malta).

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