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Regno Unito pronto a schierare truppe in Ucraina: tensione alle stelle in Europa

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Una dichiarazione esplosiva scuote l’Europa: il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato che il Regno Unito è pronto a schierare truppe in Ucraina se necessario! Un’affermazione che arriva a poche ore da un vertice cruciale a Parigi, dove i leader europei si riuniscono per discutere del futuro della sicurezza del continente, mentre Washington prende decisioni che potrebbero cambiare le sorti della guerra.

Con il timore che l’Europa venga messa da parte nei negoziati per la pace, Starmer ha detto di essere pronto a mettere “le nostre truppe sul campo, se necessario”. In un articolo pubblicato sul Daily Telegraph, il premier britannico ha sottolineato che “qualsiasi ruolo nel garantire la sicurezza dell’Ucraina significa garantire la sicurezza del nostro continente e del nostro paese” .

A Parigi si riuniranno i leader di Germania, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca, insieme ad Antonio Costa, presidente del Consiglio Europeo, alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e al segretario generale della NATO Mark Rutte. Il summit si tiene alla vigilia del terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio, e arriva in un momento in cui gli Stati Uniti sembrano voler dialogare direttamente con Mosca, rischiando di escludere i partner europei dalle trattative.

Secondo un consigliere dell’Eliseo, “a causa dell’accelerazione della crisi ucraina e delle dichiarazioni dei leader statunitensi, c’è bisogno che l’Europa faccia di più, meglio e in modo più coerente per la nostra sicurezza collettiva” .

Ma il colpo di scena arriva da Washington: Donald Trump ha già avviato contatti con Vladimir Putin. Domenica, l’ex presidente USA ha dichiarato di poter incontrare presto il leader russo, aggiungendo di essere convinto che Mosca voglia davvero fermare il conflitto.

Parole che hanno fatto scattare l’allarme nelle capitali europee. Il Cremlino sta spingendo per avviare negoziati, che si terranno nei prossimi giorni in Arabia Saudita, ma le intenzioni di Putin potrebbero andare ben oltre la questione ucraina. Il timore è che il leader russo voglia rilanciare vecchie richieste, come la riduzione delle forze NATO nell’Europa dell’Est e una limitazione della presenza militare statunitense sul continente.

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A rendere il quadro ancora più incerto, il nuovo segretario alla Difesa USA, Pete Hegseth, ha escluso la possibilità che l’Ucraina entri nella NATO e ha dichiarato che Kiev potrebbe non riuscire a riconquistare tutti i territori persi dal 2014.

E mentre Trump lascia intendere di voler riammettere la Russia nel G7, i leader europei rispondono con un secco “no”. Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha definito questa ipotesi “inimmaginabile”, ribadendo che il G7 è “il gruppo delle grandi democrazie avanzate” e che la Russia “si comporta sempre meno come una democrazia e attacca senza vergogna gli altri membri del G7” .

Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lancia un appello: l’Europa non può più dipendere dagli Stati Uniti e deve creare un proprio esercito. “Non ci devono essere decisioni sull’Ucraina senza l’Ucraina e decisioni sull’Europa senza l’Europa” , ha dichiarato.

Anche il presidente finlandese Alexander Stubb, il cui paese condivide un confine di 1.300 km con la Russia, ha avvertito che i negoziati tra Stati Uniti e Russia sulla guerra in Ucraina non devono riscrivere la sicurezza europea. “Non possiamo permettere che si realizzi la fantasia russa di un nuovo ordine di sicurezza che vada a nostro svantaggio” , ha detto.

Il futuro dell’Europa è appeso a un filo: saprà restare unita e difendere l’Ucraina senza il sostegno incondizionato di Washington? Il summit di Parigi potrebbe segnare una svolta decisiva per il destino del continente.

Foto: AFP

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