venerdì, Marzo 29, 2024
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Le azioni scivolano nonostante i colloqui “produttivi” sul debito USA

Ieri i mercati azionari sono scesi e il dollaro è stato contrastato dopo che il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il Presidente della Camera Kevin McCarthy hanno dichiarato di aver avuto colloqui produttivi sul tetto del debito, ma di non aver ancora raggiunto un accordo per evitare un default disastroso.

A poche settimane dall’esaurimento della liquidità degli Stati Uniti, la situazione di stallo è diventata l’argomento principale delle contrattazioni, nel timore che il mancato pagamento dei conti da parte di Washington possa provocare scosse sui mercati e sull’economia globale.

Mesi di negoziati non sono riusciti a sbloccare la situazione e ad alzare il limite di indebitamento dagli attuali 31.800 miliardi di dollari, ma dopo una serie di incontri tra Biden e McCarthy le cose sembrano muoversi nella giusta direzione.

“Il tono degli scambi è cauto, dato che le trattative sul tetto del debito continuano”, ha dichiarato Neil Wilson, capo analista di mercato di Finalto, in un comunicato.

Sebbene le due parti concordino sulla necessità di evitare il default, continuano a non essere d’accordo su alcune questioni. I democratici vogliono chiudere le scappatoie fiscali per aumentare le entrate, mentre i repubblicani chiedono tagli alla spesa.

Dopo il loro ultimo incontro di lunedì, il Presidente della Camera repubblicana ha dichiarato: “Ho sentito che abbiamo avuto una discussione produttiva. Non abbiamo ancora un accordo, ma ritengo che la discussione sia stata produttiva nelle aree (in cui) abbiamo differenze di opinione”.

Ha aggiunto che i negoziatori “lavoreranno tutta la notte” per avvicinare le parti e che lui e Biden “parleranno ogni giorno per cercare di trovare un modo per concludere l’accordo”.

Da parte sua, anche Biden ha descritto i colloqui come “produttivi”, ma che ci sono ancora “aree di disaccordo”.

Sebbene le due parti concordino sulla necessità di evitare il default, continuano a non essere d’accordo su alcune questioni. I democratici vogliono chiudere le scappatoie fiscali per aumentare le entrate, mentre i repubblicani chiedono tagli alla spesa.

Tuttavia, è opinione diffusa che alla fine si arriverà a un accordo.

In Europa, ieri, i mercati azionari dell’eurozona sono scesi in seguito ai dati che hanno mostrato un rallentamento della crescita economica a maggio.

A Parigi, le azioni del gruppo francese di intrattenimento digitale Vivendi sono scese di oltre il nove per cento dopo che una holding legata al suo principale azionista, il miliardario francese Vincent Bollore, ha venduto azioni, smorzando così le aspettative di un’offerta per la società.

A Londra, le azioni di BT Group sono scese dopo che il miliardario francese Patrick Draghi ha aumentato la sua partecipazione a quasi un quarto, pochi giorni dopo l’ingresso del gruppo britannico di telecomunicazioni.

Drahi, che era già il maggiore azionista di BT, ha tuttavia ribadito di non avere intenzione di fare un’offerta pubblica di acquisto.

Negli Stati Uniti, anche la Fed è stata al centro dell’attenzione in vista della riunione politica del mese prossimo, e si è discusso se alzerà nuovamente i tassi o se rimarrà ferma per la prima volta da quando ha iniziato la sua campagna di rialzo più di un anno fa.

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