Veterani militari israeliani hanno sventolato le bandiere nazionali durante una manifestazione contro il progetto di riforma giudiziaria del governo. Il governo di destra e i partiti di opposizione israeliani si sono riuniti per un secondo giorno di colloqui sulle controverse riforme giudiziarie che hanno provocato uno sciopero generale e proteste di massa nella più grave crisi interna del Paese da anni.
Le riforme proposte ridurrebbero l’autorità della Corte Suprema e darebbero ai politici maggiori poteri sulla selezione dei giudici. Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha esortato il Primo Ministro israeliano Netanyahu a negoziare in buona fede e a non portare avanti semplicemente le riforme. Dopo tre mesi di tensioni, Netanyahu ha ceduto alle pressioni e ha sospeso
l’iter legislativo delle riforme per dare tempo al dialogo.
Tuttavia, la mossa è stata accolta con sospetto in Israele, e gli attivisti hanno giurato di continuare le loro manifestazioni fino a quando il “golpe giudiziario” non sarà completamente fermato. La crisi ha rivelato profonde spaccature all’interno della coalizione di Netanyahu e ha colpito la reputazione del governo
presso l’opinione pubblica israeliana.