Il parlamento della Georgia ha votato oggi per respingere una nuova legge controversa, approvata in prima lettura, scatenando indignazione, a livello internazionale, e proteste di massa nel Paese.
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza questa settimana dopo che i legislatori hanno introdotto la legge sugli “agenti stranieri“.
Oggi, il disegno di legge è stato respinto in seconda lettura dopo che solo un legislatore – su 36 votanti – ha appoggiato la legislazione che era stata paragonata alle leggi che, in Russia, le autorità hanno sfruttato per mettere a tacere gli oppositori del Cremlino.
Centinaia di manifestanti anti-governativi si sono radunati fuori dal parlamento durante il voto.
I manifestanti si sono scontrati con la polizia martedì e mercoledì e le forze dell’ordine hanno sparato cannoni ad acqua e gas lacrimogeni contro i dimostranti.
Il partito al governo, Georgian Dream, ha fatto marcia indietro sotto pressione, annunciando ieri che avrebbe abbandonato il disegno di legge.
Ma i partiti dell’opposizione hanno dichiarato in una dichiarazione congiunta che le proteste sarebbero continuate, sottolineando la mancanza di garanzie “che la Georgia sia fermamente su una rotta filo-occidentale“.
Le autorità georgiane hanno dovuto affrontare le crescenti critiche internazionali per una percepita lesione alla democrazia, danneggiando seriamente i legami di Tbilisi con Bruxelles.
Il partito al governo ha insistito sul suo impegno a favore dell’adesione della Georgia all’UE e alla NATO, sancita dalla Costituzione e sostenuta, secondo i sondaggi, dall’80% della popolazione.
La Georgia ha presentato domanda di adesione all’UE insieme all’Ucraina e alla Moldavia pochi giorni dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022.
Lo scorso giugno, i leader dell’UE hanno concesso lo status formale di candidato a Kiev e Chisinau, ma hanno detto che Tbilisi deve prima attuare le riforme.
