Un cittadino australiano, che sta già scontando una condanna all’ergastolo nelle Filippine per traffico di esseri umani e stupro, è stato condannato ad altri 129 anni di reclusione dopo essere stato riconosciuto colpevole di abusi su diversi bambini, tra cui un neonato di 18 mesi.
Peter Gerard Scully, la sua ex compagna Lezyl Margallo e altre due persone hanno affrontato 60 accuse tra cui abuso di minori, traffico di esseri umani, stupro e pornografia
infantile.
Margallo
ha ricevuto una condanna a 126 anni, mentre le altre due persone sono state condannate a 9 anni ciascuna.
Le sentenze sono state emesse dopo l’ammissione delle accuse in un accordo di patteggiamento. Il caso risale al 2012
e l’australiano era stato arrestato nel 2015.
Nel 2018 l’australiano e la sua ex compagna avevano ricevuto condanne all’ergastolo in relazione al traffico di esseri umani e allo stupro di 7 bambini, uno dei quali era stato ucciso e sepolto
nella loro casa.
Il caso di Scully evidenzia l’enorme problema dello sfruttamento sessuale dei bambini su Internet.