Donald Trump cita in giudizio il suo ex avvocato Michael Cohen per 500 milioni di dollari

DonaldTrump ha intentato ieri una causa contro il suo ex avvocato personale e faccendiere MichaelCohen, probabile testimone chiave nel processo penale che l’ex presidente degli StatiUniti sta affrontando a NewYork .

La causa, depositata presso un tribunale distrettuale degli Stati Uniti in Florida, chiede 500 milioni di dollari a Cohen per la sua presunta violazione dei privilegi avvocato-cliente e di un accordo di riservatezza.

Cohen è stato tra i testimoni che si sono presentati davanti al gran giurì che ha infine incriminato Trump, rendendolo il primo ex presidente degli Stati Uniti ad affrontare accuse penali.

È stato accusato di 34reati di falsificazione di documenti aziendali in relazione al pagamento di denaro non richiesto alla pornostar StormyDaniels .

Cohen sostiene di aver organizzato il pagamento di 130.000 dollari in cambio del suo silenzio su un rapporto sessuale che Daniels dice di aver avuto con Trump nel 2006.

Trump si è dichiarato non colpevole delle accuse in un tribunale di Manhattan il 4 aprile.

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Nella sua causa, Trump accusa Cohen di aver “diffuso falsità” sul suo conto e sostiene di aver subito un “vasto danno alla reputazione”.

Trump chiede un processo con giuria e danni compensativi e punitivi per oltre 500 milioni di dollari.

Il 76enne ex magnate immobiliare è stato coinvolto in decine di cause legali negli ultimi decenni e ha una lunga storia di attacchi ai suoi avversari in tribunale.

Cohen, 56 anni, dovrebbe essere un testimone chiave per l’accusa se il processo penale contro Trump a Manhattan dovesse mai arrivare in tribunale.

Ha riconosciuto di aver pagato Daniels per conto di Trump ed è stato condannato a tre anni di carcere per vari reati, tra cui il caso del denaro nascosto e l’evasione fiscale .

Trump ha negato qualsiasi illecito e sostiene di essere vittima di una “caccia alle streghe” politica da parte del procuratore distrettuale di Manhattan, un democratico, con l’obiettivo di far deragliare la sua campagna per la CasaBianca del 2024.

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