L’Europa ha deciso di prendersi più tempo per combattere la deforestazione. Con una mossa clamorosa, il Parlamento Europeo ha votato per rinviare di un anno l’entrata in vigore della legge che vieta l’importazione di prodotti legati al disboscamento. La data cruciale? Ora è fissata al 30 dicembre 2025.
La decisione, presa martedì a Strasburgo con un consenso travolgente, rappresenta un compromesso dopo mesi di tensioni e pressioni. “Abbiamo ascoltato le difficoltà di diversi settori e assicureremo che aziende, forestali, agricoltori e autorità abbiano un anno in più per prepararsi”
, ha spiegato Christine Schneider, relatrice della legge per il gruppo PPE di centro-destra.
La normativa è tanto ambiziosa quanto rigorosa: prodotti come caffè, cacao, soia, legname, olio di palma, bestiame, carta stampata e gomma non potranno entrare in Europa se provenienti da terre deforestate dopo il dicembre 2020. Un traguardo che gli ambientalisti hanno definito un “passo storico” nella lotta contro la distruzione delle foreste e i cambiamenti climatici.
Eppure, non tutti festeggiano. Partner commerciali internazionali e alcune capitali europee hanno puntato il dito contro la legge, criticando costi elevati, burocrazia opprimente e la mancanza di chiarezza su alcuni aspetti chiave. Lo scetticismo è cresciuto a tal punto che, lo scorso ottobre, la Commissione Europea ha proposto un rinvio per permettere una transizione più graduale.
Le polemiche non si sono fermate qui. A novembre, i parlamentari di destra hanno cercato di stravolgere il testo, proponendo modifiche che avrebbero ammorbidito le misure. La situazione si è trasformata in un vero braccio di ferro politico, con la legge appesa a un filo.
Ma la risposta dei governi dell’UE è stata netta. La maggior parte dei 27 stati membri ha bocciato le modifiche last minute, riportando la decisione nelle mani del Parlamento. Martedì, i legislatori hanno rispettato le indicazioni, votando esclusivamente per il rinvio senza ulteriori compromessi.
Ora, il mondo economico e politico europeo ha 12 mesi in più per prepararsi a una legge che potrebbe cambiare le regole del gioco sul fronte ambientale e commerciale. Ma il conto alla rovescia è ripartito. E la battaglia contro la deforestazione, pur rimandata, resta più viva che mai.
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