Il parlamento di Seul ha approvato una nuova legge sul conteggio dell’età: non si userà più il metodo tradizionale di conteggio degli anni ma quello internazionale basato sulla data di nascita della persona. “Un cambiamento che ridurrà costi e confusione”, hanno dichiarato esponenti del governo sud-coreano.
Per effetto di questa legge si calcola che circa 50 milioni di perone diventeranno tecnicamente più giovani di almeno un anno, in alcuni casi anche due. Questo perché il metodo di conteggio tradizionale, tra le altre peculiarità, conteggia anche i nove mesi di gravidanza, arrotondandoli a 12. Così facendo la persona compierebbe il primo anno di vita proprio in corrispondenza del giorno di nascita. Inoltre le persone guadagnano ogni successivo anno in corrispondenza del capodanno
anziché dell’anniversario nascita.
Durante la sua campagna elettorale, il presidente sudcoreano Noon Suk Yeol aveva promesso un emendamento per moderniazzare definitivamnete il metodo di conteggio del Paese così da rispondere alle critiche e alle preoccupazioni
di chi pensava che diversi metodi potessero causare confusione nella fornitura di servizi assistenziali, medici e amministrativi.