Sepp Blatter: “La scelta del Qatar è stata un errore”

La decisione di far ospitare il prossimo mondiale al Qatar “è stata un errore“, lo ha dichiarato in un’intervista l’ex presidente della FIFA Sepp Blatter. Blatter, estromesso a seguito dell’indagine del FBI su presunti casi di corruzione all’interno dell’ambiente FIFA nel 2015, ha affermato che la FIFA inizialmente voleva che questa edizione si svolgesse negli Stati Uniti.

Secondo quanto affermato da Blatter, il Comitato Esecutivo FIFA aveva già deciso di designare come paese ospitante della Coppa del Mondo 2018 la Russia, e quella del 2022 agli USA, come gesto di pace tra due nazioni per tanto tempo nemiche. Poi qualcosa è cambiato, probabilmente a seguito delle forti pressioni dell’ex Presidente francese Nicholas Sarkozy. Il voto finale è stato così controverso, che sia Blatter che il Presidente della UEFA Michel Platini hanno finito per essere sollevati dell’incarico a causa di presunte tangenti.

Michel Platini ha sempre smentito di aver ricevuto pressioni da Sarkozy per scegliere il Qatar al posto degli Stati Uniti. Egli ha solo confermato che nel 2013 aveva avuto un invito dall’ex presidente francese per una cena alla presenza dell’emiro del Qatar.

Sempre secondo la versione di Blatter, durante il colloquio fu il presidente francese Sarkozy a chiedere a Platini e ai suoi colleghi della UEFA di agevolare il Qatar nel momento dell’assegnazione della Coppa del Mondo.

Da quando ha vinto il diritto di ospitare questa edizione della Coppa del Mondo, il Qatar è stato messo sotto pressione da tutto il mondo a causa di gravi carenze legate ai diritti umani. Finora si stima che in Qatar siano morti 6.500 lavoratori stranieri in questi 12 anni, mentre si costruivano gli stadi per l’evento.

Alla domanda sul perché il Qatar fosse una scelta sbagliata, Blatter non ha menzionato le preoccupazioni sui diritti umani che gravano sul torneo, ma ha detto: “È un Paese troppo piccolo. Il calcio e la Coppa del Mondo sono troppo grandi per questo”.

Blatter ha anche questionato sul fatto che Gianni Infantino, attuale Presidente della FIFA, viva in Qatar, sollevando un’ipotesi di conflitto di interessi. Infatti, data la presenza di due comitati organizzativi, quello locale e quello FIFA, secondo Blatter, Infantino non dovrebbe interferire nei processi organizzativi del Qatar.

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