Foto di archivio del Times of Malta.
Un uomo che è stato fermato mentre guidava perché non indossava la cintura di sicurezza è risultato vivere a Malta illegalmente, come ha appreso un tribunale giovedì.
Tarek Hossen, originario della Siria ma attualmente residente a Ħamrun, è stato fermato dai funzionari della LESA mercoledì mattina presto in Triq Fleur De Lys a Birkirkara dopo averlo osservato mentre guidava senza cintura di sicurezza e mentre utilizzava il cellulare, ha dichiarato alla corte l’ispettore di polizia Clayton Camilleri.
Gli agenti hanno constatato che Hossen, 27 anni, guidava senza patente né copertura assicurativa e hanno notato che il suo documento d’identità greco era scaduto.
La polizia ha ipotizzato che Hossen avesse superato il periodo di permanenza a Malta e si trovasse di fatto nel Paese illegalmente.
È stato accusato di aver guidato senza patente o copertura assicurativa, di aver guidato un veicolo senza patente, di non aver indossato la cintura di sicurezza durante la guida e di aver usato il telefono cellulare durante la guida.
Davanti al magistrato Gianella Caruana Busuttil, Hossen ha ammesso tutti i capi d’accusa, confermando la sua decisione dopo aver avuto il tempo di considerare la sua dichiarazione.
L’accusa ha dichiarato che, alla luce della piena collaborazione e della precoce ammissione di Hossen, raccomandava una pena più lieve, e Camilleri ha aggiunto di essere consapevole che l’imputato non aveva i mezzi per pagare multe considerevoli.
Inoltre, Camilleri ha dichiarato che il caso è ora al vaglio della polizia dell’immigrazione, con l’intento di espellere Hossen in Grecia.
L’avvocato difensore Noel Bianco ha spiegato alla corte che Hossen è affetto da una patologia che gli impedisce di volare ed è per questo che è rimasto a Malta e non è tornato in Grecia per rinnovare i documenti.
Questa condizione gli ha anche impedito di lavorare.
Dopo aver esaminato le dichiarazioni, il magistrato Caruana Busttil ha dichiarato Hossen colpevole per sua stessa ammissione e lo ha condannato a una pena detentiva di quattro mesi, sospesa per due anni, e a una multa di 260 euro.
Gli ha inoltre vietato di guidare per 13 mesi.