Connect with us

Malta

Troppe chiamate false al 112: soccorsi a rischio!

Published

on

Più della metà delle chiamate al numero d’emergenza 112 sono false o inutili! Un dato allarmante, rivelato dal ministro degli Affari Interni Byron Camilleri, che invita i cittadini a un uso più responsabile di questo servizio essenziale. Solo il 22% delle chiamate effettuate lo scorso anno erano reali emergenze, mentre le altre hanno intasato inutilmente la linea, rallentando potenziali soccorsi.

Il 112 è un numero gratuito e disponibile in tutta l’Unione Europea, collegato a tutti i servizi d’emergenza: ambulanze, polizia, protezione civile e forze armate. Nel 2023, questa linea ha ricevuto ben 408.000 chiamate, ma solo 90.000 erano autentiche emergenze. Questo significa che ogni giorno migliaia di chiamate erano uno scherzo, un errore o un abuso del sistema.

Durante un evento alla scuola primaria di Bormla per celebrare la Giornata Europea del 112, il ministro Camilleri ha evidenziato che, nonostante il numero di chiamate false resti altissimo, c’è stato un lieve miglioramento rispetto agli anni passati. Se nel 2023 il 57% delle chiamate era fasullo, nel 2024 questa percentuale è scesa al 50%. Tuttavia, la situazione resta critica: nel 2022, il dato era ancora più preoccupante, con il 70% delle chiamate considerate non valide.

Il ministro ha quindi lanciato un appello chiaro alla popolazione: “Bisogna chiamare il 112 solo in caso di reale necessità. Ogni chiamata inutile può rallentare un soccorso vitale!”

Ma quali sono le emergenze più frequenti? Il 79% delle chiamate autentiche ha richiesto l’invio di ambulanze e paramedici, il 12% ha coinvolto la Protezione Civile, mentre solo il 9% è stato gestito dalla polizia. Le Forze Armate di Malta, invece, hanno ricevuto 216 chiamate.

Anche il ministro della Salute Jo Etienne Abela ha sottolineato l’importanza di usare il numero d’emergenza in modo responsabile: “Molte chiamate per le ambulanze si rivelano non necessarie. È fondamentale educare i cittadini, fin da piccoli, a riconoscere le vere situazioni di emergenza.” Per questo, ha annunciato che il ministero sta ultimando una campagna di sensibilizzazione che sarà lanciata nelle prossime settimane.

Advertisement

L’evento a Bormla ha dato ai bambini l’opportunità di scoprire il lavoro quotidiano degli operatori d’emergenza, parlando con poliziotti, infermieri e soldati delle Forze Armate. Inoltre, gli studenti hanno potuto esercitarsi nelle tecniche di rianimazione cardiopolmonare (CPR), un’abilità che, un giorno, potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte.

Alla fine dell’incontro, il ministro Abela ha voluto ringraziare tutti i professionisti che ogni giorno lavorano nelle emergenze e ha rivolto un invito ai giovani: “Il settore dell’emergenza ha sempre bisogno di persone coraggiose e preparate. Chissà, magari tra voi c’è il futuro medico, infermiere o soccorritore che salverà delle vite!”

Foto: DOI

Continue Reading