Connect with us

Malta

Settimana Santa: Tradizioni e devozione per le strade di Malta

Published

on

Valletta Procession from the 1950s.This image is from the Philip Pisani Collection, courtesy of Magna Żmien.

Le attività della Settimana Santa sono una pietra miliare della cultura maltese, con decine di appassionati che organizzano piccole mostre e diverse città e villaggi che ospitano processioni e rievocazioni.

Good Friday Procession in Valletta. Photo: Chris Sant Fournier

Good Friday Procession in Valletta. Photo: Chris Sant Fournier

Le processioni e i cortei sono un’influenza diretta di simili usanze religiose in Spagna e in Sicilia. La chiesa di Malta è stata una dipendenza della diocesi di Palermo fino al 1807 e Malta era sotto l’egida del re di Spagna prima che Carlo V la consegnasse ai Cavalieri nel 1530.

Si ritiene che la prima processione del Venerdì Santo a Malta sia stata organizzata dalla confraternita laica di San Giuseppe collegata al convento francescano(Ta’ Ġieżu ) di Rabat. La prima edizione risale probabilmente alla fine del XVI secolo.

Secondo Joseph Camilleri nel suo saggio del 1985, “La più antica processione del Venerdì Santo di Malta”, la prima processione non prevedeva statue. Ma potrebbe esserci stata una figura di Cristo inchiodata. Non c’erano nemmeno figure originariamente vestite in costume biblico. Tale costume è stato introdotto a Rabat a metà o alla fine del 1800, si è estinto ed è stato ripreso negli anni Settanta.

Good Friday procession with man wearing a biblical costume. Photo: Chris Sant Fournier

Good Friday procession with man wearing a biblical costume. Photo: Chris Sant Fournier

La Valletta

Un altro convento francescano, a La Valletta, introdusse la processione del Venerdì Santo nella capitale attraverso la Confraternita della Santa Croce nel 1645. Si ritiene che le statue siano state introdotte nella processione nel 1778.

Oggi, il Ta’ Ġieżu di La Valletta inaugura le attività della Settimana Santa con la popolarissima processione della Madonna Addolorata. L’arcivescovo la guida tradizionalmente ed è un evento particolarmente solenne.

Valletta Procession in the 1950s. This image is from the Philip Pisani Collection, courtesy of Magna Żmien.

Valletta Procession in the 1950s. This image is from the Philip Pisani Collection, courtesy of Magna Żmien.

Valletta Procession in the 1950s. This image is from the Philip Pisani Collection, courtesy of Magna Żmien.

Valletta Procession in the 1950s. This image is from the Philip Pisani Collection, courtesy of Magna Żmien.

Valletta Procession in the 1950s. This image is from the Philip Pisani Collection, courtesy of Magna Żmien.

Valletta Procession in the 1950s. This image is from the Philip Pisani Collection, courtesy of Magna Żmien.

Valletta Procession in the 1950s. This image is from the Philip Pisani Collection, courtesy of Magna Żmien.

Valletta Procession in the 1950s. This image is from the Philip Pisani Collection, courtesy of Magna Żmien.

Valletta Procession in the 1950s. This image is from the Philip Pisani Collection, courtesy of Magna Żmien.

Vittoriosa

Sotto l’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni, Vittoriosa ospitava tre processioni durante la Settimana Santa. La prima si è svolta il mercoledì e ha avuto inizio dalla cappella di Nostra Signora del Monte Carmelo. La seconda si è svolta il Giovedì Santo ed è stata tenuta dai Domenicani. Infine, la processione del Venerdì Santo è stata organizzata dalla Chiesa di San Lorenzo.

Vittoriosa rimane una roccaforte delle tradizioni della Settimana Santa ed è particolarmente nota per la ripresa, una decina di anni fa, della “Processione Nera”(il-Purċissjoni s-Sewda ). Il mercoledì precedente il Venerdì Santo, uomini e donne si vestono di nero per espiare i propri peccati.

Celebrazioni contemporanee della Settimana Santa

Sebbene le celebrazioni tradizionali regnino in tutta la Settimana Santa, il periodo ispira molti a creare nuovi modi di devozione. Una delle celebrazioni più popolari degli ultimi anni è stata la spettacolare fjakkolata lungo la collina che va da Siġġiewi alla croce di Laferla. La collina, nota come L-Għolja tas-Salib, è fiancheggiata dalle fiamme tremolanti di centinaia di lattine piene di benzina mentre la Via Sagra viene recitata da molte persone presenti.

Ifjakkoli illuminano anche piazza Siġġiewi, davanti all’imponente chiesa di San Nicola. Il cielo notturno accostato alla luce calda delle fiamme crea un’atmosfera profondamente spirituale.

Advertisement

Uno degli organizzatori originari dell’evento, Bjorn Desira, ha dichiarato: “Abbiamo iniziato con 60 fjakkoli , oggi sono centinaia, se non migliaia. Quest’anno abbiamo intenzione di battere il record di Malta per il maggior numero di fjakkoli utilizzati”.

Un evento simile si tiene di fronte alla chiesa di Fgura, ma lì vengono utilizzate diverse centinaia di candele.

Anche l’Agenzia culturale di La Valletta sta organizzando un proprio spettacolo di luci per la Settimana Santa: centinaia di lanterne sono state posizionate in Piazza San Giorgio con una croce al centro. L’allestimento è stato progettato da Keith Zerafa e continuerà fino a venerdì sera.

VCA’s installation in St George’s Square. Photo via VCA’s facebook. Photo : Jonathon Borg

Non tutti gli eventi contemporanei della Settimana Santa sono intrinsecamente spirituali, e una delle maggiori attrazioni, soprattutto per i più giovani, è la Puttinu Cares Walk del Giovedì Santo. Quest’anno segna la sua 19ª edizione. Migliaia di persone si riuniscono in piazza Mellieħa e camminano fino ai Granai di Floriana, raccogliendo fondi per l’organizzazione di sostegno al cancro infantile Puttinu Cares.

Domenica di Pasqua

Easter Sunday celebrations. Photo: Matthew Mirabelli

Easter Sunday celebrations. Photo: Matthew Mirabelli

La domenica di Pasqua è il giorno più importante del calendario cattolico. E il cibo è una parte centrale delle tradizioni della domenica di Pasqua. La domenica di Pasqua annuncia la rottura dei digiuni e della sobrietà, il che significa solo una cosa: festeggiamenti. Oltre a riunirsi con i propri cari per un pranzo domenicale festivo, è tradizione comune che i bambini portino uova di Pasqua e figolli da far benedire al sacerdote locale.

E naturalmente, la tradizione pasquale più nota, anch’essa influenzata da ciò che accade in Italia e in Sicilia, è che le statue del Signore risorto vengano portate in corsa e poi innalzate in trionfo, a simboleggiare la resurrezione.

Si ringrazia Magna Zmien per l’assistenza e la disponibilità a condividere alcuni filmati del suo archivio.

Advertisement