Durante la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, The Undercroft ha ospitato l’evento “Al contadino non far sapere”, una degustazione organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura, in collaborazione con la delegazione di Malta dell’Accademia Italiana della Cucina e la Dottoressa Massimiliana Tomaselli, che ha raccontato l’importanza di custodire la tradizione culinaria italiana come parte integrante della nostra identità culturale.
La cucina italiana: tra storia e innovazione “Il cibo non è solo nutrimento, ma una narrazione dell’evoluzione umana,” ha spiegato la Dottoressa Tomaselli, sottolineando il profondo legame tra cucina e cultura. Ogni piatto della tradizione italiana, come gli spaghetti al pomodoro, racconta secoli di storia, trasformazioni e contaminazioni che hanno reso unica la nostra cucina. Citando poi il celebre proverbio da cui ha preso il nome l’evento: “Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere,” ha ricordato come dietro una frase così semplice si celi un intero mondo fatto di saperi, storie e tradizioni tramandate nel tempo. “Ogni piatto italiano, come gli spaghetti al pomodoro, racconta secoli di storia, trasformazioni e contaminazioni che hanno reso unica la nostra cucina,”
ha aggiunto. È perciò fondamentale ricordare il valore di radici solide per riuscire a innovare e diffondere la storia culinaria italiana, senza perderne l’identità.
Sapori, cultura e convivialità
La serata, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura, è stata un momento di incontro tra sapori e riflessioni culturali. Tra vini pregiati e formaggi tradizionali, le parole di Massimiliana Tomaselli hanno ricordato ai partecipanti che la cucina italiana non è solo tradizione, ma una cultura viva che si evolve con il tempo, unendo passato e presente.