Attesa per la sentenza del 24 luglio: l’ex ministro affronterà il processo?
Robert Abela ha confermato mercoledì che intende ancora nominare Chris Fearne come Commissario Europeo, ma solo se riuscirà a scagionarsi in tribunale entro due settimane. Fearne, ex vice primo ministro, si è dimesso due mesi fa dopo essere stato accusato di frode nell’accordo sugli ospedali con Vitals. Pur negando con veemenza le accuse, ha chiesto al primo ministro di sospendere la sua candidatura alla Commissione Europea.
Un colpo di scena inaspettato:
Fearne afferma di essere stato tenuto all’oscuro delle trattative del governo con Vitals e Steward, e di aver resistito ai tentativi di Steward di modificare la concessione finché le condizioni contrattuali non fossero rispettate.
Il 24 luglio sarà una giornata cruciale: un magistrato deciderà se ci sono prove sufficienti per far procedere il caso penale a processo. All’inizio di questo mese, il Times of Malta ha rivelato che Fearne era l’obiettivo di una campagna diffamatoria ben finanziata da Steward Health Care, la società che ha preso in gestione la concessione degli ospedali da Vitals durante il mandato di Fearne come ministro della salute.
Abela difende Fearne:
“Aspetterò fino al 24 luglio per avere un quadro chiaro dei fatti,” ha dichiarato il primo ministro.
Nel frattempo, Abela ha criticato un caso giudiziario del Partito Nazionalista contro Fearne, definendolo “ancora peggiore”. Il leader del PN, Bernard Grech, e il suo predecessore, Adrian Delia, hanno chiesto all’Avvocato dello Stato di recuperare i fondi defraudati attraverso l’accordo sugli ospedali.
“Non c’è paragone tra la campagna diffamatoria e il caso del PN,” ha detto Abela. “Non c’è paragone tra la crudeltà del caso PN e l’attacco rivelato negli ultimi giorni.”
Ha rivelato che il PN sta citando in giudizio lui e Fearne personalmente per 400 milioni di euro. Se il PN dovesse vincere il caso, l’Avvocato dello Stato sarebbe obbligato a portare Fearne in tribunale e sequestrare tutti i suoi beni.
Un attacco senza precedenti:
“Un attacco proviene da una mano nascosta, ma l’attacco ‘crudele’ del PN è un assalto frontale su Fearne,” ha aggiunto Abela. Alla domanda se pensava che la campagna diffamatoria contro l’ex ministro provenisse da un funzionario del governo dell’epoca, Abela ha risposto: “Non parlo di speculazioni, solo di fatti.”
Crediti immagini: Times of Malta