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Malta

ras Ħanżir, terminal bloccato: il settore marittimo teme il peggio

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Un progetto milionario bloccato, il settore marittimo messo all’angolo e un’incredibile mancanza di trasparenza: il nuovo terminal merci di Ras Ħanżir sta diventando un caso sempre più scottante. Il Malta Maritime Forum (MMF) ha lanciato l’allarme, denunciando la totale assenza di dialogo tra le autorità e gli operatori del settore. L’appello è chiaro: fermatevi e consultate chi vive ogni giorno il porto, prima che questo progetto si trasformi in un colossale spreco di risorse.

Il caos è esploso dopo la sospensione dei lavori per il nuovo terminal nel Grand Harbour. Un blocco che, secondo il MMF, deve essere sfruttato per riconsiderare il piano e adattarlo alle vere esigenze della logistica maltese. Ma la notizia più scioccante è un’altra: il terminal non avrà una banchina fissa per le operazioni roll-on/roll-off (RoRo), ma solo una galleggiante. Una scelta che, secondo il CEO del MMF Kevin Borg, è inaccettabile. “Questa decisione pone serie preoccupazioni operative e limita pesantemente l’efficienza del porto”, ha dichiarato, evidenziando il totale blackout informativo che ha circondato la progettazione dell’infrastruttura. “Il MMF è venuto a conoscenza di questa criticità solo attraverso fonti non ufficiali, il che sottolinea ulteriormente la mancanza di trasparenza nel processo di pianificazione” , ha aggiunto.

Il progetto – dal valore di ben 65 milioni di euro  – è stato affidato al consorzio Excel Sis Enerji Uretim Construction, composto da investitori maltesi e turchi. Ma Infrastructure Malta ha deciso di annullare il contratto, dichiarando che l’azienda non stava rispettando i tempi previsti. L’opera, inizialmente programmata per il 2023, resta quindi in bilico.

Nel frattempo, il traffico RoRo continua a essere gestito esclusivamente al Laboratory Wharf, creando gravi problemi di congestione e inefficienze operative. E la domanda è in crescita. “I dati statistici indicano chiaramente un aumento costante del volume di rimorchi diretti da e verso Malta, rendendo fondamentale l’espansione della capacità RoRo per accogliere navi più grandi e un traffico sempre più intenso”  ha avvertito Borg.

L’urgenza è evidente. Il governo ascolterà finalmente il grido d’allarme del settore marittimo o ignorerà tutto, rischiando di trasformare Ras Ħanżir in un altro cantiere abbandonato?

Foto: Shutterstock

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