Come gli insegnanti di lunedì, non sono previsti incontri questa settimana per risolvere la controversia, secondo le fonti.
Le fonti hanno detto che le due parti sono ancora “molto distanti”, e il principale ostacolo è il pacchetto finanziario.
Dopo che l’ultima tornata di colloqui è fallita venerdì, non è stata fissata alcuna data per il prossimo incontro, e il tempo a disposizione del Governo per risolvere la questione prima che gli insegnanti entrino in sciopero lunedì.
Dopo l’incontro, l’Unione degli Insegnanti di Malta ha annunciato di aver rifiutato il nuovo pacchetto finanziario del Governo, affermando che, sebbene fosse un miglioramento rispetto alle cifre iniziali, non era “sufficiente”.
Il Ministro dell’Istruzione Clifton Grima ha mantenuto un riserbo sull’esito delle trattative, rifiutandosi di elaborare il modo in cui il Governo intendeva procedere con i negoziati con il sindacato ed evitare lo sciopero del 27 novembre.
Nel frattempo, agli insegnanti e agli educatori di supporto all’apprendimento è stato ordinato di non svolgere valutazioni in classe, di non tenere riunioni con i genitori e di non prendere le presenze.
Le direttive sono state emesse dopo che il sindacato degli insegnanti ha rifiutato l’offerta iniziale del Governo, definendola “offensiva”.
“Anche se non sono d’accordo con le azioni del MUT, lo rispetto e rispetto il ruolo degli educatori
degli educatori. Tuttavia, continuerò a insistere affinché il pacchetto proposto dal Governo sia sostenibile, comprenda l’importante ruolo degli educatori e mantenga la promessa di un aumento significativo dei salari”, ha detto Grima quando gli è stato chiesto sabato.
Contattato ieri, un portavoce del Ministero ha assicurato a Times of Malta che “gli incontri e le comunicazioni sono in corso”.
Dopo l’incontro di venerdì, il MUT ha dichiarato che il secondo incontro conciliante con il Governo non è riuscito a riunire le parti e “non ha portato ad alcuna soluzione tangibile”, non riuscendo di fatto a risolvere la controversia salariale.
Il Consiglio del MUT si riunirà questa settimana per discutere ulteriormente la questione e rimane aperto a ulteriori discussioni con il Governo.
Sia il MUT che il Governo si sono finora rifiutati di rivelare le cifre attorno alle quali ruota la controversia salariale, sostenendo che ciò danneggerebbe i negoziati.
Gli stipendi degli insegnanti partono da 24.494 euro e aumentano con incrementi annuali di 447,33 euro fino a un massimo di 27.178 euro. A questo si aggiunge un’indennità di classe di 2.350 euro all’anno, oltre a un fondo per le risorse lavorative di 650 euro.
I genitori di bambini non verbali hanno affermato che le direttive hanno reso i loro figli più vulnerabili a scuola, in quanto gli educatori non documentano quotidianamente i loro progressi come fanno di solito.