L’unità di conformità alle leggi di Jobsplus è stata messa sotto i riflettori. Foto del file: Matteo Mirabelli
I poteri di esecuzione del Jobsplus sono frenati dalla mancanza di investigatori e da un “atteggiamento lassista nei confronti della conformità”, ha dichiarato il revisore generale in un rapporto pubblicato lunedì.
Il rapporto ha esaminato le prestazioni del braccio esecutivo del Jobsplus, noto come Law Compliance Unit.
L’unità ha il compito di comminare sanzioni per diverse violazioni delle leggi maltesi sull’occupazione, tra cui lavorare o impiegare qualcuno senza licenza, impiegare lavoratori minorenni e non seguire le procedure amministrative.
Nel suo rapporto, il revisore generale ha osservato che, sebbene la popolazione lavorativa maltese sia cresciuta in modo significativo negli ultimi anni, il numero di ispettori sul campo impiegati dal Jobsplus è rimasto sostanzialmente lo stesso, con un totale di 12 funzionari in tutto il team di audit – otto dei quali sono ispettori.
Nonostante Jobsplus sostenga che questo numero sia sufficiente, non è stato in grado di fornire alcuno studio a sostegno di questa affermazione, afferma il revisore.
Questo, secondo il rapporto, solleva dubbi sulla capacità del team di coprire tutto il mercato del lavoro maltese, dal momento che “alcuni casi di lavoro irregolare possono essere individuati solo attraverso ispezioni sul campo”.
“Approccio indulgente” sulla sufficienza delle sanzioni
Il rapporto si chiede anche se le sanzioni, aumentate l’ultima volta nel 2019, siano sufficienti a scoraggiare gli abusi.
Secondo il revisore, il fatto che vengano rilevate più infrazioni dimostra che le sanzioni attuali non sono sufficienti.
Mentre nel 2019 il 27% dei colloqui su casi potenziali è risultato in una violazione, questa percentuale è ora quasi raddoppiata al 49%.
Attualmente, la multa per l’assunzione di una persona straniera senza permesso è compresa tra i 2.500 e i 5.000 euro, mentre quella per l’assunzione di un minore varia tra i 1.000 e i 5.000 euro.
Il revisore ha anche criticato la prassi di Jobsplus di concedere un periodo di grazia di 10 giorni prima di applicare le sanzioni per alcune infrazioni, consentendo ai colpevoli di rettificare la propria situazione senza incorrere in alcuna sanzione. Questo vale anche per i recidivi.
Queste infrazioni includono i casi di mancata registrazione dell’impiego presso Jobsplus o di mancata notifica all’ente della cessazione del rapporto di lavoro, ma non si applicano alle “infrazioni non correggibili”, come l’impiego di minori.
Più in generale, il rapporto ha rilevato che l’unità mostra una scarsa “disposizione al cambiamento”, citando come esempio la riluttanza degli ispettori a lavorare al di fuori dei tradizionali orari di ufficio.
Pur comprendendo che le ispezioni sul lavoro illegale possono talvolta essere necessarie al di fuori dell’orario di lavoro, gli ispettori non sono generalmente disposti ad accettare l’introduzione di un orario basato sui turni, in quanto ciò rappresenterebbe un “cambiamento significativo nelle loro pratiche lavorative”.