Malta non troverà mai pace sull’assassinio di Daphne Caruana Galizia se tutte le parti coinvolte – inclusa la sua famiglia e il Partito Laburista – non chiederanno scusa. È questa la dichiarazione shock di Jason Micallef, che ha infiammato il dibattito durante il podcast Times Talk
, scontrandosi duramente con l’avvocato Jason Azzopardi.
Micallef, storico esponente laburista e ora delegato speciale per l’attuazione del manifesto elettorale del partito, ha rivelato di aver già lanciato un appello in passato affinché tutti chiedessero scusa. Ma, secondo lui, nessuno gli ha dato ascolto. “Se vogliamo la riconciliazione per l’orribile omicidio di Daphne, dobbiamo chiederci scusa a vicenda per tutto”
, ha affermato, sottolineando che anche il Partito Laburista deve assumersi le proprie responsabilità.
Ma il vero colpo di scena arriva quando Micallef punta il dito anche contro la famiglia Caruana Galizia. “Tutti devono fare la loro parte, ma la sua famiglia deve iniziare per prima. Dobbiamo dire ‘scusa’ insieme e trovare un accordo su come arrivarci. Ma non possiamo ignorare il fatto che lei stessa è stata l’autrice dei peggiori attacchi personali”.
Un omicidio che ha sconvolto il Paese
Daphne Caruana Galizia, giornalista senza paura e autrice del blog Running Commentary
, è stata brutalmente assassinata nel 2017 con un’autobomba piazzata davanti alla sua casa di Bidnija. Tre uomini hanno già ammesso di aver posizionato l’ordigno, mentre il processo contro i presunti mandanti dell’omicidio è ancora in corso.
Azzopardi, da sempre schierato in difesa della famiglia Caruana Galizia, ha ribattuto con fermezza: la vera riconciliazione arriverà solo quando la giustizia sarà stata fatta. “La chiusura di questa ferita può avvenire solo quando tutti i procedimenti giudiziari saranno conclusi”.
Scontro infuocato su Times Talk
Per 80 minuti, Micallef e Azzopardi si sono affrontati senza esclusione di colpi, toccando temi caldissimi come le inchieste giudiziarie su figure potenti, il caso Vitals, gli attacchi personali in politica e la possibilità di una riconciliazione nazionale. Ma il momento più teso è arrivato quando Micallef ha tirato in ballo le critiche feroci che Daphne Caruana Galizia aveva rivolto, in vita, contro il Partito Laburista.
“Daphne Caruana Galizia attaccava le nostre famiglie nei modi più meschini: per il loro aspetto fisico, per l’orientamento sessuale, per le credenze religiose, persino per problemi di salute”, ha accusato Micallef, ricordando un episodio che ancora brucia tra i laburisti. “Ha celebrato la morte di Dom Mintoff, e quella è una ferita che non si è mai chiusa”.
Ma Azzopardi ha contrattaccato con decisione, sottolineando che la giornalista, pur con uno stile spietato, ha svolto un lavoro investigativo cruciale, che il tempo ha confermato essere fondato. “Non condivido tutto quello che ha scritto, ma la realtà è che è stata continuamente provata nel giusto. E non dimentichiamo che molti sostenitori del Labour hanno festeggiato senza vergogna la sua morte, usando tattiche degne di un regime fascista”.
Caruana Galizia è stata la prima a svelare lo scandalo delle società segrete a Panama riconducibili a Konrad Mizzi e Keith Schembri. Un’inchiesta indipendente sul suo omicidio ha poi stabilito che lo Stato maltese ha una responsabilità morale nell’assassinio, avendo creato una “cultura di impunità”
ai massimi livelli del potere.
Il caso Karl Stagno Navarra
Ma il dibattito non si è fermato qui. Azzopardi ha denunciato l’ipocrisia del Partito Laburista, ricordando come il commentatore Karl Stagno Navarra abbia dedicato un’intera puntata del suo programma su ONE TV
per attaccarlo sul piano personale.
“È stato un vero e proprio linciaggio mediatico ai danni di un privato cittadino, e questo dovrebbe essere condannato. Le stesse persone che dicono di non attaccare nessuno hanno fatto esattamente questo, con il beneplacito di Robert Abela”
, ha tuonato Azzopardi.
Micallef, però, ha difeso Stagno Navarra, sostenendo che il giornalista, in passato, aveva utilizzato gli stessi metodi quando lavorava per il Partito Nazionalista. “Lo conosco da anni come un giornalista molto capace, e ricordo bene quando faceva lo stesso con me e con Alfred Sant ai tempi in cui lavorava per il PN”.
Il dibattito ha confermato una triste realtà: l’omicidio di Daphne Caruana Galizia continua a dividere profondamente il Paese, e la ferita che ha lasciato è ben lontana dal rimarginarsi.
Foto: Chris Sant Fournier
Video: Times of Malta