Fine settimana di fuoco sulla scena politica e sociale di Malta! Polemiche, accuse e scelte contestate dominano le prime pagine dei quotidiani maltesi di oggi.
Il Times of Malta
lancia una bomba: il ministro della Giustizia Jonathan Attard ha categoricamente escluso qualsiasi consultazione pubblica sul piano, che il governo vuole accelerare, per rivedere le inchieste magistratuali. Una mossa che solleva dubbi sulla trasparenza del processo e scatena l’indignazione dell’opposizione.
Ma il vero scandalo arriva con Transparency International, che non le manda a dire all’ex ministro laburista Michael Farrugia. Secondo il quotidiano, Farrugia ha insinuato in Parlamento che il pessimo piazzamento di Malta nell’indice della corruzione sarebbe colpa dei legami di Transparency International con la Daphne Caruana Galizia Foundation. La replica dell’organizzazione è stata durissima: “La responsabilità del collasso di Malta nella lotta alla corruzione è esclusivamente del governo
“. Un’accusa che pesa come un macigno sulla già traballante reputazione del paese.
Il Malta Independent
rincara la dose, mettendo in prima pagina la risposta di Transparency International a Farrugia e sottolineando come Malta continui la sua discesa nelle classifiche dei salari minimi dell’UE. Un campanello d’allarme che lascia presagire tempi difficili per i lavoratori maltesi.
Sul fronte opposto, il giornale L-Orizzont
sceglie di puntare sulle azioni del primo ministro, che ha inaugurato una nuova fabbrica, e su un importante incontro della General Workers Union con i vertici del settore marittimo e dei trasporti aerei.
Ma il dato più inquietante arriva da In-Nazzjon: secondo il Partito Nazionalista, il costo di un paniere di beni essenziali è aumentato del 37% in meno di cinque anni. Un’inflazione galoppante che mette in ginocchio i cittadini, mentre il governo resta a guardare.
E proprio parlando di governo, sempre secondo In-Nazzjon, il ministro laburista Owen Bonnici avrebbe riso in Parlamento quando gli è stato chiesto se l’esecutivo intenda rendere esente da tasse la Cost of Living Adjustment
. Un atteggiamento che ha fatto infuriare l’opposizione e che, di certo, non è passato inosservato agli occhi dell’opinione pubblica.
Foto: Matthew Mirabelli