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Malta

La forza lavoro maltese è tra i più assidui utilizzatori di dispositivi digitali nell’UE: NSO

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Secondo i nuovi dati pubblicati venerdì dall’Ufficio nazionale di statistica, la metà della forza lavoro maltese dichiara di trascorrere almeno metà della giornata lavorativa utilizzando dispositivi digitali, mentre un’altra persona su dieci ne fa uso per una parte del tempo.

Questo dato colloca i lavoratori maltesi tra i più assidui utilizzatori di dispositivi digitali in Europa, dopo solo altri cinque Stati dell’UE.

In totale, ben l’86% delle persone che ricoprono ruoli manageriali e il 78% dei professionisti dichiara di utilizzare i dispositivi digitali almeno per metà del tempo. D’altro canto, circa il 90% dei lavoratori agricoli e circa l’80% dei lavoratori artigianali o commerciali e degli operatori di macchine dichiarano di non utilizzare quasi per nulla i dispositivi digitali nel loro lavoro.

Nel frattempo, solo un terzo dei lavoratori autonomi dichiara di utilizzare frequentemente i dispositivi digitali.

Questi dati emergono dall’indagine sulla forza lavoro condotta dalla NSO nel 2022. Un’indagine separata sulle competenze ha rilevato che oltre due terzi delle persone hanno almeno una competenza informatica, anche se la maggior parte ha dichiarato di limitarsi a “competenze informatiche di base”.

Le donne utilizzano più spesso i dispositivi digitali

I dati suggeriscono anche che persiste un divario di genere nelle competenze che le persone utilizzano nel loro lavoro.

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Le donne hanno maggiori probabilità di utilizzare i dispositivi digitali nel loro lavoro, ma hanno la metà delle probabilità di svolgere frequentemente lavori fisici pesanti o lavori che richiedono la destrezza delle dita (spesso intesi come mestieri specializzati come la falegnameria e la tappezzeria, la riparazione di macchinari e l’odontoiatria, tra gli altri).

Sorprendentemente, quasi due terzi di tutti i lavoratori dichiarano di dedicare “poco o nulla” del proprio orario di lavoro alla lettura di documenti relativi al lavoro, e solo uno su cinque trascorre almeno metà della propria giornata lavorativa leggendo materiale relativo al proprio lavoro. Un altro su cinque afferma di passare metà della giornata a svolgere calcoli complessi.

Nel frattempo, i lavoratori autonomi affermano di godere di un grado di autonomia molto più elevato rispetto ai dipendenti: il 60% dei lavoratori autonomi afferma di avere un’autonomia “ampia o molto ampia”, rispetto al 30% dei lavoratori dipendenti.