La Germania ha voltato pagina con un voto che ha il sapore di una rivoluzione politica. La coalizione conservatrice CDU/CSU, guidata da Friedrich Merz, ha conquistato la vittoria nelle elezioni di domenica con una percentuale compresa tra il 28,5% e il 29%, secondo i primi exit poll televisivi. Ma il vero shock arriva dal secondo posto: l’estrema destra di Alternative für Deutschland (AfD) ha ottenuto un risultato senza precedenti, raddoppiando i voti rispetto al 2021 e raggiungendo il 19,5%-20%. Un risultato che il partito ha subito celebrato come “storico”
.
Terremoto politico per il cancelliere Olaf Scholz: il suo SPD è stato relegato in terza posizione, un verdetto che mette in seria discussione la leadership del governo attuale.
Euforica, Alice Weidel, leader dell’AfD, ha accolto i risultati in una serata elettorale carica di entusiasmo: “Abbiamo ottenuto un risultato storico”, ha dichiarato di fronte ai suoi sostenitori in festa a Berlino. “Ora siamo saldamente radicati nel panorama politico”
, ha aggiunto, lasciando intendere che l’AfD non sarà più un partito di protesta, ma una forza con cui tutti dovranno fare i conti.
Dall’altro lato, Merz ha promesso un netto spostamento a destra e una Germania con una “voce forte in Europa”
in un periodo di profonde tensioni internazionali. Una dichiarazione che arriva mentre il continente è scosso dalla strategia di Donald Trump, il quale sembra voler trattare direttamente con Vladimir Putin per risolvere il conflitto in Ucraina, aggirando i governi europei.
Il futuro della NATO è più incerto che mai, e la Germania si trova ora in una posizione delicata: per decenni, ha costruito la sua prosperità sotto l’ombrello della sicurezza garantito dagli Stati Uniti, ma adesso lo scenario globale sta cambiando.
Sabato, nel suo ultimo comizio a Monaco, Merz ha infiammato i sostenitori con parole che suonano quasi come una dichiarazione di guerra all’attuale governo: “Vinceremo queste elezioni e il governo attuale sarà solo un brutto ricordo!”.
Ma se la CDU festeggia, il vero vincitore della serata potrebbe essere proprio l’AfD. Il partito ha ottenuto un sostegno senza precedenti anche grazie all’endorsement di personaggi di spicco, tra cui Elon Musk. Il miliardario, vicino a Trump, ha dichiarato pubblicamente che l’AfD è “l’unico partito in grado di salvare la Germania”
– parole che hanno acceso ulteriormente il dibattito politico.
L’AfD ha trionfato soprattutto nelle regioni dell’ex Germania dell’Est, dove il malcontento è alle stelle. La sua ascesa è stata favorita da un’ondata di insicurezza nel paese, alimentata da una serie di attacchi violenti che hanno sconvolto l’opinione pubblica.
A dicembre, un’auto lanciata sulla folla di un mercatino di Natale ha provocato sei morti e centinaia di feriti: il responsabile arrestato era un cittadino saudita. Ma non è stato l’unico episodio: un’accettata contro un asilo e un’altra auto lanciata contro i passanti a Monaco hanno seminato il panico, con i responsabili identificati come richiedenti asilo afgani.
E l’orrore non si è fermato: appena venerdì scorso, un cittadino siriano, secondo la polizia animato dall’intenzione di “uccidere ebrei”
, ha accoltellato un turista spagnolo al Memoriale dell’Olocausto di Berlino.
Il voto di domenica segna una svolta epocale per la Germania, un paese sempre più diviso e alla ricerca di un nuovo equilibrio politico. Una cosa è certa: niente sarà più come prima.