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Gli studenti del St Ignatius College trasformano il loro video critico sulla scuola in un nuovo filmato

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Gli studenti che hanno prodotto un video in cui si mostravano mentre distruggevano le aule e davano fuoco ai cassonetti hanno girato un nuovo video, che questa volta ritrae la loro scuola sotto una luce positiva.

Il video di 30 secondi, una compilation di clip caricate il mese scorso dagli studenti del St Ignatius College, li mostrava mentre posavano in aule vuote con delle maschere e persino mentre rasavano la testa di un alunno nel bagno.

Il nuovo video, della durata di circa due minuti, mostra la vita scolastica della scuola secondaria attraverso la fotografia e la videografia con il sottofondo della musica.

Il filmato è stato registrato dagli studenti della St Ignatius Secondary

Utilizzando alcune tecniche cinematografiche di base come inquadrature, panoramiche e zoom, il video segue vari aspetti di ciò che gli studenti sperimentano durante il loro soggiorno nel campus, dalle lezioni di arte ai tornei di scacchi.

In altre sezioni del video promozionale, si possono vedere gli studenti intenti a segare durante una delle loro lezioni più pratiche, mentre più avanti nella clip gli studenti presentano vari argomenti shakespeariani, come la progettazione dei costumi nelle sue opere.

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Quando è stato pubblicato il primo video, il Ministro dell’Istruzione Clifton Grima ha dichiarato che gli studenti sono stati sospesi, ma che l’azione disciplinare comprendeva la realizzazione di un video per la scuola.

“Hanno commesso un errore, ma abbiamo pensato fuori dagli schemi”, aveva detto Grima, aggiungendo che le autorità stavano cercando di trarre qualcosa di positivo da un’esperienza così negativa.

La reazione del pubblico, tuttavia, non è stata affatto clemente.

Un video promozionale del St Ignatius College secondario realizzato dagli studenti come parte delle loro misure disciplinari. Video: Ministero dell’Istruzione

“Questi bambini devono essere puniti di conseguenza! Devono imparare a subire le conseguenze che loro stessi portano”, ha commentato un utente dei social media.

“È inaccettabile! Dovrebbero avere ciò che si meritano, non un video”, ha scritto un altro utente.

Domande sulla pubblicazione del video e sul suo successo come metodo di disciplina sono state inviate al Ministero dell’Istruzione.

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