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Gli attivisti vogliono che l’ambasciatore maltese in Israele venga richiamato

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Diversi attivisti hanno scritto al Governo per sollecitare il richiamo dell’ambasciatore a Tel Aviv dopo l’ennesima escalation delle operazioni di Israele a Gaza.

La lettera inviata al Primo Ministro Robert Abela e al Ministro degli Affari Esteri Ian Borg è sostenuta da oltre 150 membri della società civile maltese e da numerose organizzazioni. Il Presidente emerito Marie Louise Coleiro Preca è tra i firmatari.

L’esperta diplomatica Cecilia Attard Pirotta è ambasciatrice residente di Malta in Israele dal 2021.

“Affermiamo la nostra convinzione che la giustizia e l’uguaglianza porteranno la pace e la sicurezza, e che la tradizione di Malta di sostenere il popolo palestinese è ancora più rilevante ora di fronte al genocidio perpetrato da Israele”, si legge nella lettera.

Hanno chiesto che Malta richiami il suo ambasciatore in Israele, a causa delle “ripetute e indiscriminate violazioni” del diritto internazionale da parte del Paese.

“Come Stato neutrale, Malta ritiene che l’aggressione e la violenza non portino alla pace e al rispetto dei diritti umani, e che l’assassinio di migliaia di bambini palestinesi non abbia nulla a che fare con la condanna del terrorismo”, si legge nella lettera.

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Malta si è unita a 140 nazioni nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, chiedendo un cessate il fuoco immediato e la fine dell’assedio israeliano di Gaza. Tuttavia, la situazione di 2,3 milioni di persone a Gaza si deteriora ogni giorno.

“I bambini feriti e senza famiglia superstite sono diventati comuni, poiché gli ospedali, le scuole e le aree più densamente popolate vengono prese di mira in continuazione”, hanno affermato gli attivisti in una dichiarazione.”

La lettera originale è stata firmata da Yana Mintoff, la figlia dell’ex Primo Ministro Dom Mintoff e dalla nipote Cetta Mainwaring.

L’attacco di Israele a Gaza è stato provocato da un attacco a sorpresa dei terroristi di Hamas all’interno di Israele il 7 ottobre, che ha ucciso circa 1.400 persone. Israele ha risposto attaccando la Striscia di Gaza e i funzionari sanitari hanno dichiarato che i ripetuti bombardamenti hanno ucciso più di 10.000 persone, tra cui molti bambini.