Uno scandalo silenzioso scuote il Ministero per Gozo: 90.000 euro spesi per un progetto che non vedrà mai la luce!
Il piano ambizioso per trasformare Dar Fatima, a Pietà, in un rifugio per studenti gozitani è stato annullato, lasciando dietro di sé una scia di domande, polemiche e denaro pubblico apparentemente sprecato.
Il progetto, annunciato con grandi aspettative, prevedeva la conversione della struttura entro il 2025. Il Ministero aveva persino ottenuto, già nel 2021, l’approvazione della Planning Authority per ristrutturare il secondo piano inutilizzato del convento domenicano in Triq Santa Monika. Ma invece di procedere rapidamente con i lavori, l’edificio è stato affittato per tre anni al costo di circa 20.000 euro l’anno, portando il totale a 61.848 euro
senza che un singolo martello venisse sollevato.
Non è tutto. L’architetto Frank Muscat è stato assunto tramite una “procedura negoziata” invece di un regolare “bando pubblico”, e ha ricevuto 32.200 euro
per disegni tecnici, rilievi e preparazione di permessi. Una somma considerevole che oggi sembra essere stata gettata al vento.
Un progetto cancellato pericolosamente tardi
Quando il deputato PN Chris Said ha chiesto spiegazioni in Parlamento, il Ministro per Gozo Clint Camilleri ha giustificato la cancellazione del progetto con gravi problemi strutturali: “Il soffitto dell’edificio presentava cedimenti che lo rendevano pericoloso. Per ripararlo, il Ministero avrebbe dovuto emettere un nuovo bando”
, ha dichiarato. Ma perché questo problema non è stato identificato prima che il Governo spendesse una cifra così elevata?
Secondo il Ministero, durante le indagini si è scoperto che i soffitti nascondevano lastre strutturali in “condizioni pericolosamente compromesse”. L’architetto ha stimato i costi di riparazione in circa 100.000 euro, una cifra cinque volte superiore alle previsioni originali per i lavori minori. Questa improvvisa lievitazione dei costi ha costretto il Ministero a fare un passo indietro.
Responsabilità e dubbi ancora aperti
In risposta alle domande del Times of Malta, il Ministero ha dichiarato che le discussioni su Dar Fatima risalgono al 2019, prima che Clint Camilleri diventasse Ministro per Gozo, e che la situazione strutturale critica fosse “precedentemente sconosciuta al Ministero”. Ora il Governo sta valutando azioni legali
per proteggere i fondi pubblici.
Ma restano dubbi pesanti: perché sono serviti quattro anni per accorgersi di problemi così gravi? E perché l’architetto è stato assunto senza un bando pubblico? Finora, le risposte sembrano tutt’altro che soddisfacenti.
Foto: Chris Sant Fournier