Un cavallo costretto a camminare sotto il sole cocente di agosto, nonostante il divieto. Un conducente di karozzin
che si giustifica, ma il video girato da un’attivista lo inchioda. E una multa da 2.000 euro che arriva come monito per tutti. È questa la storia di Gerald Cutajar, l’uomo che ha sfidato le regole e ha pagato il prezzo della sua scelta.
Tutto è successo nell’agosto del 2021, quando Moira Delia, conduttrice televisiva e attivista per i diritti degli animali, si trovava a Rabat, vicino Mdina. Erano le 13:15, un orario in cui i cavalli dovrebbero essere al riparo dalla calura estiva. Eppure, proprio in quel momento, Delia ha visto un karozzin
ancora in strada. Senza perdere tempo, ha ripreso la scena con il suo telefono, raccogliendo prove schiaccianti di una violazione evidente.
La legge, infatti, è chiara: dal 1° luglio al 31 agosto, i karozzin
non possono circolare tra le 13:00 e le 16:00 per proteggere i cavalli dalle temperature proibitive. Questa normativa, in vigore dal 2019, prevede multe che possono arrivare fino a 65.000 euro per chi trasgredisce.
Di fronte alle accuse, Cutajar ha cercato di difendersi sostenendo che il suo turno era terminato alle 12:55, ma che il passeggero gli aveva chiesto di fermarsi a un bancomat per prelevare denaro. A sostegno della sua versione, ha citato i filmati delle telecamere di sorveglianza, che lo mostravano effettivamente nei pressi di un ATM. Anche Moira Delia ha confermato che il conducente si trovava lì.
Ma per la magistrata Caroline Farrugia Frendo, questo non cambia la realtà dei fatti: Cutajar era ancora in strada ben oltre l’orario consentito. “Le regole sono chiare: il cavallo non doveva essere esposto al sole in quel momento”
ha stabilito il tribunale. Così, a novembre, la sentenza è arrivata senza appello: 2.000 euro di multa, da pagare entro un anno. Tuttavia, la corte ha deciso di non revocargli la licenza, ritenendo che l’infrazione, pur grave, non fosse abbastanza per una sospensione.
Dopo due anni di battaglia legale, Moira Delia ha voluto lanciare un messaggio a chi assiste a violazioni simili: “Molti rinunciano perché il processo in tribunale è lungo e devi metterci la faccia”. Ma ha anche espresso la speranza che, in futuro, tutti i conducenti di karozzin rispettino le regole e mettano il benessere degli animali al primo posto.
L’ispettore Elliott Magro ha guidato l’accusa.
Foto: Chris Sant Fournier